Giornata Internazionale della Pace: unione per la pace globale
Oggi ricorre la Giornata Internazionale della Pace, ma nel mondo sono 415 milioni i bambini esposti al rischio della guerra. Una giornata simbolo istituita nel 1981 come monito per i posteri. Cosa è realmente cambiato in 39 anni?
Ricorre oggi la Giornata Internazionale della Pace che viene celebrata il 21 settembre di ogni anno. Un evento di importanza globale che vuole essere un monito contro il Cessate il fuoco e pretesto di unione e condivisione. È stata istituita il 30 novembre 1981 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Scopo della Giornata Internazionale della Pace, è quello di elargire un invito a tutti gli stati membri. L’invito alla pubblica educazione, alla consapevolezza, alla cooperazione per il bene, questo Peace day vuol essere non solo un promemoria, ma anche soprattutto materia concretizzabile.
Nell’anno 2020, quello segnato dalla pandemia da Covid-19, il motto della giornata internazionale della Pace 2020 è “modelliamo la pace insieme”. Il senso di questo 21 settembre 2020 è quello di unire le forze e gettare le basi per la costruzione del bene comune più forte di tutti, quello della pace appunto.
I dati e l’impegno di Save the Children
Uno dei campanelli d’allarme è rappresentato dalle situazioni di conflitto che in alcune zone del mondo portano a crisi di guerra e povertà. Sono circa 415 milioni i bambini esposti al rischio di un vero e proprio fuoco incrociato. E in quelle stesse zone sono anche vittima di malnutrizione carenza di istruzioni. Poiché anche la cultura e la corretta alimentazione, insieme ad un clima di pace contribuiscono al benessere dei minori.
Questi sono solo alcuni dei dati del rapporto “FUOCO INCROCIATO – I bambini nei conflitti intrappolati dalla pandemia” diffuso da Save the Children, l’Organizzazione che da oltre 100 anni lotta per salvare i bambini e garantire loro un futuro, alla vigilia della Giornata Internazionale della Pace.
La programmazione podcast di Spotify
In occasione della Giornata Internazionale della Pace 2020 Save the Children lancia la serie podcast “Children of War” disponibile su Spotify e sui social media dell’Organizzazione: 5 forti storie di bambini sopravvissuti in 5 guerre nell’arco di 80 anni, dalla 2° Guerra Mondiale alla “Guerra del Biafra”, dal genocidio in Rwanda alle guerre in corso in Siria e Yemen.
Parole forti, di lotta, di speranza e di resilienza arrivano dal comunicato Save the Children di cui Daniela Fatarella, Direttrice Generale dell’Associazione se ne fa portavoce:
“Non abbiamo mai smesso di intervenire nelle aree di conflitto più violente e di spingere le parti coinvolte e i leader mondiali a proteggere quei bambini. La nostra forza nasce dalle storie dei bambini e delle loro famiglie che incontriamo ogni giorno sul campo tra le bombe, le fughe disperate, gli ospedali e le scuole distrutte, dalla speranza di futuro rinata sulle violenze e sulle macerie”.
“È il senso della serie podcast Children of War, che ci porta in quei luoghi e ci fa capire, attraverso le emozioni, come tutti i conflitti siano orrendamente uguali e di come abbiamo tutti insieme la responsabilità di raggiungere e proteggere il più grande numero di bambini possibile che vivono nei paesi in guerra oggi.”
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