Inter-Milan, verso il derby della Madonnina: cosa vedremo?
La settimana del derby tra Inter-Milan riempie gli animi dei tifosi. Esperienza contro gioventù, come si comporteranno gli allenatori?
Inter-Milan è una delle partite più affascinanti della Serie A. Il derby della Madonnina è sacro per i tifosi di entrambe le squadre che lo vivono in un calderone di sentimenti. Le problematiche legate al Covid lo renderanno meno infuocato per via dell’assenza dei tifosi che si scateneranno dal proprio divano.
PROBLEMA COVID
Conte deve fare i conti con una serie di contagiati, ma la profondità della rosa nerazzurra permette di venire meno a questa problematica. Il Milan ritrova Ibrahimovic, la guida spirituale della squadra, pronto a rimettersi a disposizione dei suoi discepoli dopo la quarantena obbligatoria. Buone notizie per Romagnoli, al contrario di Rebic che dovrebbe dare forfait.
L’Inter perde due punti di riferimento della difesa, che si è mostrato il punto debole delle prime uscite in campionato. Skriniar e Bastoni quasi certamente non ci saranno, così come Young sulla sinistra (pronto Perisic). Meno complicato sostituire i centrocampisti, visto il pacchetto a disposizione del tecnico: Vidal e Brozovic i candidati.
ESPERIENZA CONTRO GIOVENTÙ
L’Inter ha costruito la rosa per cercare di colmare subito il gap con la Juventus, puntando giocatori esperti ed altri giovani talenti come Hakimi. Senza badare a spese e con contratti alti per convincere calciatori a vestire la causa. Il Milan invece ha optato per una strategia differente creando una sorta di “asilo nido” con giocatori da scoprire come Brahim Diaz, Dalot. Tonali sta pian piano entrando nei meccanismi della rosa. Giovani guidati da Zaltan.
HAKIMI CONTRO THEO HERNANDEZ, POVERA ERBA!
Una delle sfide più bella da vedere sarà quella tra Hakimi e Theo Hernandez, che si incontreranno lungo la fascia, la areranno. Un buon esito del match potrebbe dipendere da questo duello e da chi lo vincerà.
CERTEZZE CONTRO COPERTA CORTA
L’Inter può contare sulla sua coppia d’attacco. Lukaku e Lautaro sono una certezza. Il Diavolo pecca sulla destra per la mancanza di un giocatore di livello, Saelemaekers e Castillejo possono andar bene in un Milan non di alto livello. Calhanoglu è un punto cardine, il turco muove il gioco di Pioli.
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