Ecobonus: dal 2007 a oggi investiti 42 miliardi in riqualificazione energetica degli edifici
Ben 42 miliardi di euro investiti in riqualificazione energetica dal 2007, di cui 3,5 miliardi nel solo 2019. Con gli ecobonus abbiamo risparmiato 17.700 GWh/a in 13 anni, di cui 1.250 nel 2019, con un risparmio di quasi 3 milioni di tonnellate di CO2 emessa
Gli ecobonus furono introdotti nel 2007. Da allora, questi strumenti per incentivare l’efficienza energetica negli usi finali hanno fatto molta strada. In 13 anni, grazie agli ecobonus sono state risparmiate complessivamente circa17.700 GWh/a di energia, di cui ben 1250 GWh/a nel solo 2019. Lo scorso anno si distingue anche per altri risultati positivi: grazie agli ecobonus e ad altri incentivi sono stati risparmiati 250 milioni in bollette, riducendo al contempo le emissioni di CO2 di quasi 3 milioni di tonnellate. Il conto termico, incentivo destinato principalmente all’efficienza e alle rinnovabili nella PA, ha registrato un balzo del 68% rispetto al periodo 2013-2018. I certificati bianchi, destinati alle imprese, hanno permesso di risparmiare oltre 3 Mtep/a dal 2011.
Questi risultati relativi agli ecobonus emergono dal 9° “Rapporto Annuale sull’efficienza energetica” e dall’11° “Rapporto annuale sulle detrazioni fiscali per interventi di risparmio energetico e utilizzo di fonti di energia rinnovabili negli edifici esistenti” entrambi realizzati e presentati da ENEA, durante un webinar al quale hanno partecipato il Ministro per lo Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Riccardo Fraccaro, l’AD di GSE, Roberto Moneta, e il presidente dell’ENEA, Federico Testa. Si è fatto anche il punto sul Piano d’Azione Nazionale per l’Efficienza Energetica: al 2019, anche grazie agli ecobonus, l’obiettivo di risparmio energetico è stato centrato al 77,2%. Di questo, il residenziale ha già superato il target previsto, l’industria viaggia al 61,9%, seguono i trasporti al 50,4% e il terziario, PA compresa, sono al 29,4%. Le diagnosi energetiche si sono rivelate determinanti, ottimizzando gli interventi di efficientamento energetico.
Lo scorso anno, gli italiani hanno effettuato oltre 395 mila interventi di efficienza energetica grazie agli ecobonus. Spiccano la sostituzione di serramenti, l’installazione caldaie a condensazione e pompe di calore, la coibentazione di solai e pareti, la riqualificazione degli immobili e la schermatura solare. A questi si aggiungono altri 600 mila interventi grazie al bonus casa, che hanno permesso un risparmio complessivo di oltre 840 GWh/a.
“I risultati che presentiamo oggi evidenziano che l’efficienza energetica è una leva efficace per risparmiare energia, ridurre le bollette, contrastare le emissioni inquinanti, ma anche per la crescita e l’occupazione. In questa fase di ripartenza post-Covid dobbiamo saper cogliere al meglio queste opportunità e iniziative come il superbonus che vanno nella giusta direzione. Ampliare il raggio di azione degli interventi consentirà di amplificare le ricadute dell’efficienza e creare una filiera nazionale della ‘white economy’, rilanciando comparti strategici come l’edilizia e la produzione di beni e servizi”, ha dichiarato il presidente dell’ENEA Federico Testa. La partita sugli ecobonus è dunque soltanto agli inizi, apprestandosi a diventare un faro per il settore edilizio e un punto chiave per il raggiungimento degli obiettivi fissati dalla UE per la neutralità delle emissioni di CO2, fonti rinnovabili ed efficientamento energetico.
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