Woody Allen: ottantacinquesimo compleanno in lockdown
L’ultimo film di Woody Allen,”Rifkin’s Festival”, sarebbe dovuto uscire a Novembre, ma il secondo lockdown lo ha fatto slittare irrimediabilmente in avanti
Il secondo lockdown da Coroavirus ha colpito anche Woody Allen: non solo perchè egli oggi è costretto a festeggiare il suo ottantacinquesimo compleanno in casa, a Manhattan con vista su Central Park e in compagnia della moglie Soon Yi-Previn, ma anche perchè la chiusura imposta alle sale cinematografiche come misura di contenimento del contagio ha impedito al suo ultimo film “Rifkin’s Festival” di uscire al cinema.
In cinquant’anni di carriera Woody Allen ha diretto circa cinquanta film, chi lo conosce bene dice che li abbia scritti sempre con la stessa macchina da scrivere, tutti nati da un solo, insopprimibile scopo: schivare le mondanità a cui la sua famiglia prova insistentemente ad iniziarlo; “I miei figli e mia moglie escono”, dice, “A me non piace: così uso la scusa che devo scrivere, progettare, programmare un film”.
Negli anni Allen ha diretto una miriade di attori e attrici, qualcuno dei quali si è detto addirittura pentito di aver lavorato con lui, dopo che il regista (che ha da poco pubblicato la propria autobiografia dal titolo A Proposito di Niente) è finito nel mirino del movimento Me Too per presunte molestie sessuali.
Tra quelli che avrebbero preferito non essere mai diretti da Woody, hanno fatto più rumore le dichiarazioni di Kate Winslet (sua musa ne La Ruota delle Meraviglie) e il giovanissimo sex-symbol Thimotèe Chalamet (controparte di Elle Fanning in Un Giorno di Pioggia a New York).
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