Tash Sultana mette a nudo la sua anima nell’album “Terra Firma”
Il nuovo disco di inediti dal titolo “Terra Firma”, Tash Sultana racconta profonde sfaccettature della sua vita mettendo a nudo la sua anima
Tash Sultana, l’artista che ha vinto un ARIA Award, ha pubblicato oggi il suo secondo album dal titolo “Terra Firma”. Il disco è composto da 14 tracce ed è senza dubbio un album in perfetto stile Tash Sultana, ma con una poetica ancora più profonda e sfaccettata. In “Terra Firma” Tash mette a nudo la propria anima sia spiritualmente che musicalmente. Spiritualmente perché è nato in un periodo di distacco globale, utile per ricollegarsi alle proprie radici, musicalmente perché le 14 tracce esplorano un vasto territorio sonoro. L’artista ha sperimentato con l’unione di diversi generi musicali: soul, funk, RnB, folk, rock, hip hop. Il risultato è sicuramente uno dei migliori progetti di Tash.
Il brano “Coma” è avvolgente, l’evocativa “Greed” invece, dal sound soul-funk, offre un’analisi sulla cattiva influenza della ricchezza e della fama. L’idilliaca “Let The Light In” è una canzone d’amore intima e avvolgente – “Ho appena trovato la mia persona. Lei è una gemma d’oro“, sorride quando parla della fidanzata. “Sweet & Dandy” è un’accusa velata all’era digitale e al sovraccarico di informazioni che da essa ne derivano. “Vanilla Honey”, nome ispirato dai due sigari aromatizzati che la partner ha regalato a Tash, è un tenero inno a come l’amore possa darci equilibrio in mezzo al caos.
Il titolo “Terra Firma” si ispira alla necessità di rallentare e ritrovare se stessi e mostra l’artista più sicuro, dinamico e maturo. Il disco è stato concepito in un periodo di auto-riflessione collettivo, scaturito dall’imprescindibile rallentamento della vita a causa della pandemia globale. L’obiettivo dell’artista era chiaro fin dall’inizio: realizzare un disco che venisse da un luogo reale, dal cuore. “Volevo veramente amare l’arte che stavo per pubblicare… volevo solo sentirmi meglio, essere meglio, esibirmi meglio, suonare meglio, cantare meglio. Volevo essere migliore come artista“.
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