Emanuele Aloia: il suo nuovo disco cita la Sindrome di Stendhal
L’album di Emanuele Aloia è un inno alla cultura: dalla Venere di Botticelli fino ad arrivare a Bansky. Ma cos’è la “Sindrome di Stendhal”?
Dopo il successo straordinario dei brani “Il bacio di Klimt” e “Girasoli“, da oggi è disponibile in preorder l’album d’esordio di Emanuele Aloia dal titolo “Sindrome di Stendhal“. All’interno del disco, che vedrà la luce il 16 aprile 2021, ci saranno anche i singoli “L’Urlo di Munch” e il brano “Quando Dio ti ha inventata”, usciti nei primi mesi del nuovo anno.
“Sindrome di Stendhal” è il primo progetto discografico del cantautore che racchiude, in un quadro finalmente completato, tutto il suo universo, popolato da pittori, scrittori e dalle parole e protagonisti delle opere d’arte più famose di sempre: dalla Venere di Botticelli a Banksy, da Romeo e Giulietta all’eterno ritorno di Nietzsche. Un vero e proprio inno alla cultura e alla bellezza in ogni sua forma, di quella che lascia senza fiato.
Cos’è la sindrome di Stendhal? Si tratta di un disturbo psico-somatico che si manifesta con una sensazione di malessere di fronte ad opere d’arte o architettoniche di notevole bellezza, specialmente se si trovano in spazi limitati. Nota anche come “Sindrome di Firenze”, poiché è nella città toscana che si è registrato il maggior numero di casi, colpisce persone esperte ma anche non esperte di arte che si ritrovano a vivere una situazione emotiva molto coinvolgente. Il soggetto colpito resta in una sorta di estasi contemplativa al cospetto di opere d’arte e capolavori di enorme bellezza. (fonte Nurse24)
“Nella vita mi è capitato spesso di perdere l’equilibrio. Non l’ho perso solo nei momenti di difficoltà ma anche nei momenti felici. Quando finisco di scrivere una canzone e la riascolto se si crea la giusta magia, mi perdo dentro le parole iniziando ad avere vertigini. In questo disco le canzoni non hanno tempo. L’unica reale ambizione è quella di far trovare alle persone l’armonia nel disequilibrio. Credo che esista musica anche nel caos, dentro una caduta, nel mare di un pianto e forse proprio lì, si nascondono le canzoni più belle.“, ha dichiarato Emanuele Aloia.
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