Cyberbullismo e pandemia: le conseguenze
Ansia, depressione, rabbia e difficoltà di comunicazione: i sintomi dello stress pandemico possono essere associati anche a episodi di cyberbullismo, sempre più in aumento
L’emergenza sanitaria diffusasi globalmente a partire dall’inizio del 2020 ha accelerato una transizione già in atto verso una società iperconnessa. Relazioni trasferitesi interamente sul mondo del web a causa delle restrizioni pandemiche e pericoli della rete che ne risultano, così, fortemente amplificati. In questo contesto di estrema alienazione anche il cyberbullismo si è palesato come minaccia sempre più concreta e reale, soprattutto tra i più giovani.
Ansia, depressione, frustrazione e insonnia: sono tanti i sintomi, in alcuni casi anche di malessere fisico, che il cyberbullismo ha attivato tra i fruitori della rete, sempre più obbligati a restare collegati per non perdere contatto con la rete sociale.
Numeri raddoppiati rispetto allo scorso anno e una crisi che da sanitaria rischia di diventare psicologica: un allarme già più volte lanciato da associazioni di professionisti della salute mentale.
Anche le figure educative rischiano di trovarsi spiazzate di fronte a un’evoluzione continua e irrefrenabile dei mezzi di comunicazione. L’aggiornamento e la formazione sono le uniche armi a disposizione per favorire una consapevolezza tra le fasce più a rischio, ma anche un aumentata attenzione di genitori ed educatori nel contrastare fenomeno deleteri, proprio come il cyberbullismo.
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