2 Luglio 2021 - 12:14

5 semplici azioni per rendere un’attività commerciale più eco-compatibile

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Negli ultimi tempi si moltiplicano le iniziative per la sensibilizzazione dell’opinione pubblica sulle tematiche ambientali ed eco-sostenibili

L’obiettivo è quello di catturare l’attenzione dei singoli sulle pratiche quotidiane e sulle abitudini virtuose in grado di preservare gli ecosistemi e di assicurare un’esistenza con meno sprechi e più eco-sostenibile. 

Allo stesso tempo aumenta anche l’impegno delle imprese, sia grandi che piccole, mirato alla conversione del percorso produttivo in modo che lo stesso riduca il suo l’impatto in termini di emissioni di CO2 e utilizzi quindi energie rinnovabili e materie prime di origine non fossile. In questa prospettiva, nel volantino Lidl è possibile vedere l’impegno concreto di uno degli attori principali della grande distribuzione. L’azienda si impegna infatti a 360° sia sulla scelta di prodotti locali per accorciare la filiera che su marchi certificati di origine biologica. Ma non solo: l’attenzione è posta anche sull’utilizzo di materiali riciclabili nel packaging dei prodotti alimentari e dei tessuti ecologici per i capi di abbigliamento.

Un impegno, come detto, che deve accomunare le imprese a tutti i livelli e che è peraltro necessario affinché le stesse rimangano competitive in un mercato in cui il consumatore richiede scelte chiare ed eco-compatibili

Ecco alcune azioni virtuose che le aziende possono mettere in pratica per dare il proprio contributo all’eco-sostenibilità.

1 – Riduzione degli oggetti usa e getta

Questo tipo di oggetti contribuisce fortemente all’inquinamento da plastica nell’ambiente. La buona notizia è che le aziende possono ovviare sostituendoli con oggetti riutilizzabili o che possano essere facilmente riciclati. Virare verso materiali compostabili è un modo efficace per ridurre il peso in termini di emissioni nocive e per evitare che gli stessi, una volta finiti nell’ambiente, creino quel tappeto di rifiuti e di microplastiche che stanno devastando interi ecosistemi marini e non solo.

2 – L’importanza dei produttori locali virtuosi 

Scegliere i prodotti offerti delle aziende locali attraverso l’uso di pratiche produttive eco-sostenibili ha un doppio effetto positivo: in primis immette risorse importanti nel circuito delle aziende che operano a poca distanza dal consumatore con un accorciamento della filiera e un risparmio in termini logistici e di trasporto; in secondo luogo produce un effetto domino che si riverbera positivamente sulle altre componenti del circuito produttivo, che saranno spinte a saltare sul treno green per dare il proprio contributo alla causa ambientale e per non rimanere escluse dal mercato.


3 – Lotta contro gli sprechi

In senso ampio il concetto di spreco riguarda qualsiasi azione che non tiene conto del valore di materiali e oggetti che invece di essere buttati potrebbero comunque essere utilizzati. Parliamo ad esempio degli alimenti che finiscono nella spazzatura alla fine della giornata lavorativa e che invece potrebbero fare comodo alle associazioni benefiche impegnate a sfamare le persone in difficoltà. Stesso discorso per quei prodotti in scadenza o scaduti da poco. Ma ci riferiamo anche a beni come elettrodomestici o altri accessori che vengono sostituiti all’interno di un contesto produttivo per adeguarlo alle nuove esigenze, ma che, in quanto perfettamente funzionanti, potrebbero essere utili ad altre aziende.

4 – Uso più razionale delle risorse idriche

Le attività produttive, a prescindere dalla loro grandezza, sono tra le maggiori responsabili dell’utilizzo di acqua e di energia elettrica. Usare queste risorse in maniera adeguata a razionale permette non solo di avere bollette più leggere, ma anche di ridurre l’impatto sull’ambiente.
Per farlo si può ad esempio agire su eventuali perdite nelle rete idrica o installare rubinetti di ultima generazione che permettono un’erogazione più controllata dell’acqua.

5 – Abbassare i consumi energetici

Pagare bollette salate non è mai gradevole, soprattutto se quei consumi elettrici potrebbero essere razionalizzati con piccoli accorgimenti. Prima di tutto bisognerà agire su quegli oggetti che rappresentano le voci di consumo più importanti, ossia gli elettrodomestici. Spendere qualche euro in più per macchine a risparmio energetico è una scelta che verrà ripagata nel lungo periodo. Un’altra cosa molto semplice da fare è la sostituzione delle lampadine a incandescenza con quelle a LED, e l’installazione di sensori di prossimità in grado di regolare l’accensione delle luci. Staccare i dispositivi dalla presa quando non vengono utilizzati, quando possibile, eviterà il consumo di elettricità e contribuirà ad alleggerire la bolletta.