Sheriff Tiraspol, orgoglio di uno Stato che non c’è
Il romanticismo del calcio che lo rende pallone: la storia del piccolo Sheriff Tiraspol che batte il Real Madrid, con una rosa dal valore totale di 12 milioni di euro
“Non ho mai visto un mucchio di soldi fare gol” – una tra le tante frasi iconiche di Johan Cruyff, ancora oggi attuale, soprattutto dopo l’impresa dello Sheriff Tiraspol a Madrid. Cenerentola del girone di Champions League, ora in testa davanti i Blancos e all’Inter. Ieri sera i “moldavi” hanno rubato la corona ad Ancelotti e lo hanno fatto in grande stile, certo la fortuna ha aiutato, ma anche l’audacia di non fare una gara difensiva e attaccare i punti deboli avversari. Il gol spettacolare di Thill è stato la ciliegina su una torta già di qualità.
L’orgoglio di uno “Stato immaginario” ed una squadra che vale meno dello stipendio di Hazard
Nel 1990 la Transnistria ha dichiarato la propria indipendenza senza ricevere nessun riconoscimento da parte delle Nazioni Unite. Fu un’insurrezione popolare che ottenne con il Referendum ben il 90% di voti favorevoli. Scoppiarono guerre, mediate grazie all’intervento della Russia, fino ad arrivare al 1996 quando divenne ufficialmente indipendente. Ma non siamo ad una lezione di storia, anche se questo ci fa capire la portata dell’evento. Una nazione dimenticata, che qualche ora fa ha urlato presente al mondo intero.
Il valore complessivo della rosa dello Sherriff equivale a quello dell’Ascoli per fare un esempio con il nostro calcio. 12 milioni di euro totali, meno dello stipendio percepito da Hazard. Una sorta di scacco matto alle idee di Florentino Perez, che questa volta non ha potuto fare altro che arrendersi alla povertà.
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