Fine vita, arriva il primo ok della Camera alla legge
È arrivato il via libera della Camera alla proposta di legge sul fine vita, il provvedimento passa ora all'esame del Senato
La Camera ha dato conferma alla legge sul fine vita con 253 voti a favore, 117 contrari e un’astensione: l’iter della legge è stato difficoltoso e contrastato dall’opposizione del centrodestra, fino al voto di oggi. Ora toccherà al Senato esprimersi sulla questione.
Il testo della legge sul fine vita dispone le norme per la facoltà di richiedere assistenza medica, al fine di porre fine volontariamente e autonomamente alla propria vita, in presenza di specifici presupposti e condizioni: si tratta del suicidio medicalmente assistito, differente dall’eutanasia.
Colui che chiederà il suicidio assistito deve essere affetto da una patologia irreversibile e da prognosi infausta, che cagioni sofferenze fisiche e psicologiche assolutamente intollerabili. Inoltre, il paziente deve essere tenuto in vita da trattamenti sanitari di sostegno vitale, la cui interruzione provocherebbe il decesso del paziente.
“Bene, ma non è eutanasia e quindi continuano le discriminazioni – dichiara Marco Cappato dell’associazione Luca Coscioni –.La legge sul fine vita è passata alla Camera. Bene. Non è #eutanasialegale e discrimina ancora i pazienti che non dipendono da terapie (es. malati di cancro). Noi continueremo ad aiutare anche loro. Ora tocca al Senato migliorare, se ci sarà informazione”.
“Con il primo via libera della Camera alla legge sul suicidio assistito compiamo un fondamentale e deciso passo in avanti sul tema, complesso e delicato, del fine vita, nel perimetro”, ha dichiarato il Presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte.
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