Cuori connessi: la storia di Santiago, vittima di bullismo
Cuori connessi: la storia di Santiago, vittima di bullismo. Ecco le parole del ballerino ai microfoni di Vanity Fair: “La scuola è stata dura”
CUORI CONNESSI: LA STORIA DI SANTIAGO- Santiago è un ballerino e in passato era perseguitato da quattro ragazzi. Lo chiamavano Billy Elliot proprio per la sua passione per la danza. Come riportano anche i colleghi di Vanity Fair Italia, Santiago ha dichiarato: “La cosa peggiore delle angherie subite era il menefreghismo delle persone attorno. Quello mi faceva più male“. Inoltre, il ragazzo ha raccontato la sua storia durante un incontro di Cuori connessi, un progetto promosso da Unieuro in collaborazione con la Polizia di Stato che porta avanti dal 2016 una campagna di sensibilizzazione, prevenzione e approfondimento sui fenomeni di bullismo e cyberbullismo.
Queste, le dichiarazioni di Santiago: «Raccontare la mia storia è la cosa migliore che io potessi fare. Quello che vorrei è aiutare e poter divulgare il mio messaggio. Non siete soli. Vogliatevi bene. Amatevi ogni giorno come se fosse l’ultimo. Siamo unici e allo stesso tempo autentici. E nessuno ha il diritto di modificarci».
SULLA SENSIBILITA’: “La sensibilità è un dono che non tutti hanno. Essere sensibili è una qualità autentica che ti aiuta a comprendere a 360 gradi te stesso e la persona che hai difronte. Molti credono che sia un limite ma in realtà, la sensibilità e l’empatia vanno di pari passo“.
Santiago ha poi così proseguito: “Dopo aver raccontato la mia storia ho avuto molta solidarietà da parte di tantissima gente, persone ignare da tutto ciò poiché ero molto bravo a nascondere il male che mi facevano. Non pensavo di ricevere così tanto affetto. La solitudine nella mia vita ha sempre fatto capolino. La solitudine ti lascia spesso quel mondo dove sei in grado di poter riflettere. Del bello e del brutto. La solitudine è brutta quando hai scheletri nell’armadio da risistemare. La solitudine è un modo per dedicare il tempo per se stessi e comprendersi“.
Il ragazzo ha poi parlato dell’esperienza vissuta a scuola: “La scuola è stata dura. Non era mica facile andare ed essere preso di mira, però con il tempo ho imparato a trovare la forza per continuare ed avere io la meglio“.
SULLA SUA GRANDE PASSIONE: LA DANZA- “La danza è stato il mio sfogo più grande. Poter incanalare tutte le mie emozioni in una unica disciplina. Sentirmi vivo e pieno di emozioni sempre. La musica è parte di me…il ritmo fa parte di me. Senza non sono capace di starci“.
Santiago ha poi detto: “Se penso di aver fatto cambiare chi mi perseguitava? Non credo di aver fatto cambiare i ragazzi che mi perseguitavano. Credo che il Karma e la vita ci penserà a farlo. Io sono cambiato e sicuramente questo ha fatto sì che loro siano cambiati nei miei confronti“.
Infine, Santiago ha concluso dicendo: “Le persone forti sono delle persone fragili che hanno deciso di lottare. Nella mia vita ho sempre lottato. Non possiamo arrenderci, non è giusto. Chi si arrende è perduto! Dopo tanta fragilità nasce una grande forza che viene da dentro. Bisogna solo avere la fiducia in se stessi e credere nei propri sogni sempre“.
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