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23 Agosto 2022 - 16:27
Vaiolo delle scimmie: morto un italiano a Cuba
Vaiolo delle scimmie: morto un italiano a Cuba. La vittima aveva 50 anni ed era originaria di Pescara
di Filomena Volpe
Nelle scorse ore, a causa delvaiolo delle scimmie, è morto un turista italiano a Cuba. L’uomo si chiamava Germano Mancini, aveva 50 anni ed era originario di Pescara. Da un paio di mesi era comandante dei carabinieri presso Scorzè (Venezia) e si trovava sull’isola dal 15 agosto.
“Il paziente, che si trovava in condizioni critiche instabili dal 18 agosto, è morto la sera del 21 agosto” ha confermato il Ministero della Salute dell’isola. L’uomo, arrivato a Cuba il 15 Agosto, è stato poi ricoverato 3 giorni dopo fino al decesso di due giorni fa. “Il rapporto dell’autopsia effettuata presso l’Istituto di Medicina Legale conclude che la morte è stata causata da sepsi dovuta a broncopolmonite con germe indeterminato e danni a più organi“. Lo riporta l’agenzia Ansa.
Vaiolo delle scimmie: cosa è secondo la Treccani
“Malattia virale, affine al vaiolo umano, causata dal poxvirus che colpisce animali selvatici (in particolare piccoli roditori e scoiattoli) presenti nelle foreste pluviali africane, che è in grado di trasmettersi anche agli umani, nei quali determina la comparsa di sintomi come brividi, febbre, cefalea, dolori muscolari, pesante affaticamento ed eruzioni cutanee diffuse; monkeypox. ♦ Se poi, come è stato ventilato dalle autorità sanitarie si tratta di un pox-virus o para-pox ecco che ci si trova di fronte a un virus simile a quello umano di cui sono state descritte varie forme: le più comuni sono la «Monkey-pox» o vaiolo delle scimmie e la «white-pox» che origina da alcuni roditori. Sono forme tipiche delle zone tropicali, ma delle quali non si conoscono bene le origini[…]. Il nome si deve alla prima scoperta del virus. Il monkey pox (questo il nome scientifico del virus) si chiama così perché per la prima volta è stato scoperto nel 1958 in alcune scimmie da laboratorio, questa rara patologia ciclicamente presente in numerose zone dell’Africa occidentale e centrale può però colpire anche altri animali, come roditori, topi, scoiattoli e conigli. Ma la malattia può anche essere diffusa attraverso il contatto diretto con lesioni della pelle oppure dalla tosse e dagli starnuti di qualcuno che presenta un’eruzione cutanea da vaiolo delle scimmie…“.