Jova Beach Party, limitazioni alla tappa di Viareggio. Ecco il perché
Il Jova Beach Party arriva anche a Viareggio, ma questa volta si dovranno tenere in considerazioni alcune misure restrittive per la tutela dell'ambiente
Oggi, venerdì 2 settembre, è prevista la prima data del Jova Beach Party a Viareggio, che proseguirà anche sabato 3 settembre. Eppure, a differenza di tutti gli altri appuntamenti, questa volta il mega evento organizzato da Jovanotti, dovrà tenere in considerazioni alcune misure cautelari.
Già da diverso tempo era scoppiata la questione riguardante i danni all’ambiente causati dal Jova Beach Party, seppur poi lo stesso cantautore aveva più volte negato il tutto e rivolto pesanti insulti contro coloro che avevano espresso alcune perplessità circa l’ecosostenibilità del suo concerto.
Ad aver riaperto il Vaso di Pandora è stato questa volta un professore di Botanica all’università di Trieste, Giovanni Bacaro, le cui prove e studi hanno convinto la Procura di Lucca ad aprire un fascicolo di indagine apposito. I risultati non sono tardati ad arrivare. Infatti, sia la Soprintendenza che l’Ente del Parco Regionale di Migliarino San Rossore hanno immediatamente chiesto agli organizzatori del Jova Beach party di attuare alcune misure restrittive.
Come lo stesso Giovanni Bacaro ha più volte sottolineato, il suo obbiettivo è la protezione degli ambienti naturali di Viareggio, molto particolari e fortemente sensibili. Motivo per cui, è molto facile che un evento di tale portata come lo è il Jova Beach Party possa causare danni che si protrarranno nel tempo.
Come riporta il sito “Il Secolo XIX”, l’operato del professore Bacaro non finisce qui. Come lui stesso ha dichiarato: “Con la collega Monia Renzi abbiamo effettuato una serie di campionamenti pre-evento per censire gli habitat, la vegetazione e la presenza in loco di plastiche e microplastiche. Ripeteremo questi campionamenti una volta concluso il concerto, per capire se a seguito dell’evento ci siano stati danni ambientali, come la perdita di diversità vegetale o un aumento delle plastiche e microplastiche nel terreno”.
Inoltre, egli intende precisare che non è per nulla contrario a questo tipo di spettacoli; l’unica cosa è il saperli fare con la giusta sicurezza e il dovuto riguardo per l’ambiente.
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