VAR e ingenuità, Milan non ancora Top ma Pioli ora deve affidarsi ai nuovi
In Europa il Milan paga ancora un gap contro le Top estere. In Serie A è tempo per Pioli di affidarsi agli arrivi del mercato
Il giorno dopo fa ancora male. Il Milan si sveglia il giorno dopo la sconfitta dolora di San Siro contro il Chelsea con l’amaro in bocca per una serata che doveva andare diversamente, la delusione per quello che avrebbe dovuto essere e non è stato. Non lo è stato per due motivi: è vero che l’arbitro Daniel Siebert ha deciso di indirizzare la partita verso gli inglesi con una doppia scelta folle e penalizzante per i rossoneri ma il Diavolo ha ancora palesato un gap contro le Top d’Europa.
Senza l’espulsione di Fikayo Tomori (che ribadiamo essere totalmente ingiustificata ma l’errore a inizio azione del difensore inglese resta) il Milan se la sarebbe giocata quasi alla pari, grazie anche ai meravigliosi 75mila di San Siro, ma resta il quasi. Il Chelsea ha qualcosa in più, e ci mancherebbe altro visto quanto speso negli ultimi anni, ma il divario in generale resta con l’élite del calcio Europeo. Le assenze e le circostanze possono essere alibi ma anche al completo il Milan avrebbe fatto fatica a fare risultato. Al gap tecnico, economico e caratteriale ieri sera si è aggiunta anche la stanchezza di giocatori costretti a fare gli straordinari in un calendario già affollato di suo e aggravato ancora di più dalla serie incredibile di infortuni che ha sconvolto Milanello.
Quest’ultimo fattore, la stanchezza, deve portare adesso ad alcuni ragionamenti inevitabili per Stafano Pioli. In ottica Dinamo Zagabria e Salisburgo, dove servono i titolari al loro meglio dal punto di vista fisico, è necessario adottare un turnover ed una rotazione più ampia in campionato. Il mister Campione d’Italia deve affidarsi ai nuovi regali del mercato estivo. Nel nuovo modulo 4-3-3 delle ultime partite deve quasi obbligatoriamente trovare più spazio Aster Vranckx, perfetto per questo tipo di assetto tattico. Dest e Adli possono trovare minuti per crescere contro avversarie di livello non elevatissimo come Verona, Monza ecc per citare alcune delle prossime avversarie. In difesa Thiaw può contribuire a far rifiatare Kalulu, Tomori e lo stesso Gabbia, in attesa del ritorno di Simon Kjaer. In attacco è l’ora di Divock Origi: Giroud non ha mai riposato e ora paga il chilometraggio, Pioli deve affidarsi al pedigree di lusso del belga per arrivare al meglio dal punto di vista di classifica e di passaggio del turno in Champions League alla sosta Mondiale.
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