Festival di Sanremo, tre curiosità “tech”
Il Festival nel Metaverso e Chat GPT che ha bisogno di ripetizioni: alcune curiosità "tech" su Sanremo a 24 ore dalla partenza
Per ora la quarta parete rimane ben salda ma se un domani il Festival di Sanremo dovesse diventare talmente immersivo da sbarcare addirittura nel Metaverso, la Rai dovrebbe prendere in affitto il Teatro Ariston o acquistarlo da Gian Luca Comandini.
Trentaduenne nei radar della rivista Forbes, e tra le menti illuminate della task force sulla blockchain messa in piedi dal fu Ministero dello Sviluppo Economico (oggi Ministero delle Imprese e del Made in Italy, ndr), Comandini ha acquistato su Ovr (Metaverso che riproduce fedelmente in tre dimensioni tutte le città italiane) l’area, il land nel linguaggio del web 3.0, che corrisponde al Teatro Ariston di Sanremo.
Quella sorta di altare profano dal quale, tra poche ore, si alzerà il sipario sull’edizione numero 73 del Festival della canzone italiana, la quarta dell’era Amadeus. Chi vincerà? Mengoni, Giorgia e Ultimo restano i favoriti, ma se volete davvero tentare la fortuna meglio non chiedere un aiutino a ChatGPT: non solo perché l’intelligenza artificiale non è dotata di preveggenza, ma anche perché (e questo potrebbe davvero stupirvi) in qualche caso addirittura sbaglia i nomi dei vincitori dei precedenti Festival.
A domanda specifica, per esempio, dice che i Maneskin hanno vinto nel 2022 con “Zitti e Buoni”, ritardando di un anno l’effettiva vittoria di Damiano, Victoria, Ethan e Thomas. Nel 2003, ChatGPT toglie la vittoria ad Alexia e la assegna deliberatamente a Zucchero; e così nel 1994, per l’AI non ha vinto Aleandro Baldi ma Renato Zero.
Tre indizi fanno una prova (se volete potete anche voi divertirvi a torchiare ChatGPT qui): le macchine dovevano cambiarci la vita, ma per ora restano umanamente fallibili. L’impressione è che per il definitivo approdo del Festival di Sanremo sul web 3.0 ci sarà ancora da attendere: chi ha voglia di immersività, per il momento deve accontentarsi del Fantasanremo, che quest’anno ha toccato il suo record di iscrizioni con 2 milioni e mezzo di squadre registrate.
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