Salerno, la Provincia non vende più l’Archivio di Stato
Alfieri ha annunciato che non venderà più l’archivio di Stato di Salerno. Il focus sarà indirizzato sulla riduzione dei costi inutili
Una grossa novità in arrivo. Il presidente della Provincia, Franco Alfieri, con un apposito decreto, toglie dalla lista dei propri beni alienabili l’edificio di circa 4.400 metri quadrati che accoglie dal 1934 l’Archivio di Stato di Salerno, in piazza Abate Conforti. L’edificio era inizialmente destinato alla vendita, insieme ad altri immobili dell’Ente, con l’obiettivo di migliorare i conti pubblici. Una soluzione che sembra definitiva.
“La politica ha il dovere di scegliere. Per questo ho deciso di intervenire sul Piano delle Alienazioni e Valorizzazioni Immobiliari 2023-2025 per cancellare beni di interesse storico artistico come Palazzo D’Avossa, il Complesso di Piantanova e l’Archivio di Stato. Noi come classe dirigente dobbiamo orientare con coraggio e senso di responsabilità, secondo principi e valori che imprimono una direzione.” ha dichiarato Alfieri su Salerno.
“Il riequilibrio del nostro bilancio dunque deve basarsi sul monitoraggio dei residui, sulla riduzione di costi inutili e non sulla vendita di palazzi storici. Ho rinegoziato il Piano di riequilibrio dell’Ente, evitando l’alienazione di una parte significativa del nostro patrimonio come nel caso del palazzo di origine medievale che ospita l’Archivio di Stato. Sono fortemente contrario alla dismissione di alcuni beni preziosi che devono rimanere bene comune, devono appartenere al pubblico.” ha poi concluso.
Soddisfatta anche la neo-direttrice, Fortunata Manzi: “Migliore benvenuto non potevo avere. Grazie alla decisione del Presidente Alfieri, viene finalmente fugato il pericolo che l’Archivio si trovasse inopinatamente senza casa, per la prima volta dalla sua istituzione nel 1812, in età murattiana.“
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