Attentati a Instabul, arresti in tutto il Paese: fermati 3 cittadini russi
Il giorno dopo l’attentato a piazza Sultanahmet, che ha provocato la morte di 10 turisti, di cui 8 tedeschi, ferendone 15, sono stati avviati blitz in tutto il Paese. La polizia turca ha arrestato 65 persone in totale, tra cui 3 cittadini russi
[ads1] Sultanahmet è l’epicentro culturale della vecchia Costantinopoli, presso cui giace la maestosa Moschea Blu, voluta dal Sultano Ahmed I, la quale affianca un altro capolavoro dell’arte Ottomanna, la Chiesa di Santa Sofia. In pochi chilometri, migliaia di turisti, ogni anno, possono godere delle bellezze architettoniche turche, ma soprattutto attraversare la spiritualità islamica, contornata di lenti movimenti, attimi di puro misticismo e sacra devozione.
Sultanahmet è stata percorsa non dall’umana trascendenza, quanto dalla più squallida e feroce violenza.
La bomba è esplosa, nella giornata di ieri, alle ore 10.20, orario locale, provocando nuove morti, in un Paese già lacerato dalle tensioni intestine tra il governo e i curdi, e da una serie di attentati che hanno di volta in volta provocato instabilità.
L’esplosione ha provocato 10 morti, di cui 8 cittadini tedeschi, e 15 feriti. Il 17 dicembre e il 4 gennaio, i servizi di sicurezza Turca aveva già allarmato le autorità locali, circa possibili attacchi terroristici, da parte del gruppo ISIS, e di guerriglieri provenienti dalla Siria.
AGGIORNAMENTO
Operazioni della polizia sono scattate in tutto il paese: nella regione di Antalya sono stati arrestati nove presunti affiliati dell’ISIS, tra cui 3 cittadini russi, i quali avrebbero fornito supporto logistico ai jihadisti. Nella parte meridionale del Paese, nelle province di Sanliurfa e Mersin circa 30 persone sono indiziate e probabilmente coinvolte nell’attacco. Nella provincia di Izmir, altre sei persone sono state fermate, anch’esse sospettate di affiliazione con il gruppo terroristico, mentre ad Ankara, la capitale, 16 persone, di cui 15 di nazionalità siriana, sono stati intercettate.
Riguardo la vicenda dei tre cittadini russi, anche il consolato russo ad Ankara ha confermato l’arresto, specificando che “i motivi della detenzione devono essere ancora chiariti”.
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