Provenzano, il questore vieta il corteo per i funerali
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Provenzano: il questore vieta il corteo per i funerali. Il boss è stato cremato e riposerà nel cimitero di Corleone nella tomba di famiglia
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Nessun tributo e nessun onore al capo dei capi. Dopo le indecorose celebrazioni allestite per la morte del boss dei Casamonica a Roma, adesso le questure e i dirigenti se ne guardano bene dall’aprire strade e piazze al passaggio del corteo di personaggi simili. Il questore di Palermo Guido Longo ha dunque vietato qualsiasi tipo di corteo o celebrazione palese per il funerale di Provenzano, evitando così la pioggia di polemiche e di pubblica indignazione, che puntualmente si abbattono sulle forze dell’ordine quando si da eccessivo spazio a situazioni che riguardano rappresentanti del peggio dell’umanità.
L’urna con le ceneri di Provenzano è stata condotta al cimitero di Corleone di buon mattino, con solo la famiglia e i parenti più stretti a seguirla. I figli Angelo e Francesco Paolo, insieme alla moglie del boss Saveria Benedetta Palazzolo e ai parenti si sono ritrovati avanti alla piccola chiesa del cimitero di Corleone intorno alle 7:30 del mattino, in presenza di Padre Francesco Pio, uno dei frati che vivono sulla rocca di Corleone, che ha officiato il rito. Uno strettissimo cordone di sicurezza è stato creato in questa occasione, proprio per non dare modo a curiosi ed eventuali “ammiratori” di seguire e rendere omaggio a Provenzano. Il cimitero era sorvegliato all’interno e all’esterno dai poliziotti della squadra mobile di Palermo, del commissariato e dai carabinieri della Compagnia del paese. Anche altri punti sensibili sono stati posti sotto sorveglianza. Un blindato della Finanza, con agenti in tenuta antisommossa, è stato posto poco distante, per evitare la ricerca di entrate “alternative” al cimitero, mentre un altro blindato della polizia, è accanto alla villa dei Provenzano.
Paradossale la situazione che si presenta nel piccolo cimitero di Corleone. Insieme a Provenzano, sono sepolti li anche alcuni martiri della mafia, come il sindacalista Placido Rizzotto, insieme, naturalmente, ad altri mafiosi eccellenti, come Luciano Liggio e Michele Navarra. L’urna con le ceneri è stata posta sulla tomba di famiglia, su cui c’è scritto semplicemente “Famiglia Provenzano”. Si vedono solo le immagini dei genitori e del fratello Simone, niente altro, ne frasi ne particolari orpelli. Durante l’omelia è stato evocato il messaggio di misericordia del Papa, per il Giubileo. Chissà se Francesco avesse mai inteso estendere tale messaggio anche a Provenzano.
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