4 Marzo 2025 - 17:00

A Baronissi un’iniziativa per salvare le opere di Nicolò Fumo: una cena solidale per il patrimonio artistico del territorio

Il fulcro della serata è stato il sostegno concreto al restauro delle opere di Nicolò Fumo, scultore nato a Saragnano nel 1647 e divenuto celebre per le sue creazioni in legno policromo

Baronissi si mobilita per il recupero e la valorizzazione delle opere di Nicolò Fumo, uno dei più importanti esponenti del barocco napoletano. L’iniziativa “A Cena con Padre Pio”, tenutasi presso l’Antica Osteria “Re Baccalà” e organizzata da Gerardo Del Regno in collaborazione con l’associazione “Contrariamente”, ha visto la partecipazione di esponenti del mondo culturale e politico della Valle dell’Irno.

L’evento è stato l’occasione per celebrare i sessant’anni di attività della Galleria d’Arte Del Regno e dell’attività di Cornici Del Regno, un traguardo significativo per la famiglia Del Regno, da sempre impegnata nella promozione artistica. Ma il fulcro della serata è stato il sostegno concreto al restauro delle opere di Nicolò Fumo, scultore nato a Saragnano nel 1647 e divenuto celebre per le sue creazioni in legno policromo.

Un’eredità da riscoprire

Nonostante la sua importanza, Nicolò Fumo è più conosciuto all’estero che in Italia, tanto che nel 1689 fu nominato “Scultore del Re” a Madrid. Le sue opere sono disseminate tra Napoli, San Giorgio e numerose località della Valle dell’Irno, tra cui la Chiesa del Santissimo Salvatore di Baronissi e il Convento della SS. Trinità. Proprio qui si trova un crocifisso di grande pregio, simbolo del patrimonio culturale locale.

Durante la serata, Gerardo Del Regno ha donato un grande dipinto raffigurante Padre Pio, realizzato dal pittore salernitano Ciro De Rienzi, ai padri francescani del convento. Il gesto è stato accompagnato da una raccolta fondi per sostenere il restauro delle opere di Fumo e avviare un progetto più ampio di valorizzazione artistica e turistica del territorio.

Un impegno condiviso

Alla cena hanno preso parte numerosi rappresentanti istituzionali, tra cui il consigliere regionale Nunzio Carpentieri, il delegato alla cultura della Provincia di Salerno, Francesco Morra, e diversi amministratori locali. Per motivi personali, purtroppo, non sono stati presenti il sindaco di Mercato San Severino Antonio Somma, di Calvanico Antonio Conforti e il vice Francesco Gismondi, di Fisciano Vincenzo Sessa e l’amministrazione comunale di Baronissi con la Sindaca Anna Petta.

Francesco Morra, Sindaco di Pellezzano, ha sottolineato l’importanza di coinvolgere imprese e imprenditori nella tutela del patrimonio artistico: “Deve essere questa serata un punto di partenza, unire tutta la politica per la cultura”. Sulla stessa linea Antonio Santoro, che ha predicato l’unione di tutti: “Essere uniti per far sì che la cultura sia un volano; sono molto vicino a questa associazione e queste iniziative devono essere seguite da tutti perché valorizzano e fanno conoscere il territorio“, mentre il consigliere Antonio Santoro ha ribadito come iniziative di questo tipo possano diventare un volano per il turismo culturale.

Cerchiamo di fare tante iniziative del genere con impatto maggiore perché l’obiettivo è grande.”, ha dichiarato Teresa D’Auria, consigliere comunale di Fisciano. “Siete riusciti a fare una grande cosa e bisogna continuare su questa strada”. Un appello condiviso da Sebastiano Odierna, che ha auspicato che questo modello venga replicato a livello nazionale.

Anche l’artista Ciro De Rienzi ha espresso il suo sostegno alla causa: “Ho sessant’anni di arte, ho donato questo quadro di Padre Pio perché ha un significato importante: è apostolo della misericordia e della carità. Chi ama l’arte è una persona sensibile e quindi, iniziamo da questa sera un passo alla volta, per cominciare nel tempo a riprendere la sensibilità e la storia, le nostre radici, così da lasciare ai giovani una base importante di umanità e di cultura”.

Un successo tra arte e tradizione

L’evento si è concluso tra convivialità e musica, con l’esibizione dell’avvocato Enrico Siniscalchi, che ha regalato ai presenti un repertorio di brani classici napoletani.

Tony Siniscalco, padrone di casa e promotore della serata, ha sottolineato il valore della partecipazione collettiva: “Ho voluto semplicemente parlare in conclusione perché era doveroso iniziare questa serata con Gerardo Del Regno e con l’associazione Contrariamente del presidente Amalia Salvati e di tutti gli associati, associazione che mi onoro di aver fondato”.

L’iniziativa ha dimostrato come la tutela del patrimonio non sia solo una questione di conservazione, ma anche di identità e appartenenza. Salvare le opere di Nicolò Fumo significa restituire a Baronissi e alla Valle dell’Irno un pezzo della loro storia.

Fonte: www.oranotizie.com