Addio all’icona Cicely Tyson: rifiutò ruoli con cliché razziali
È morta a 96 anni l’attrice afroamericana Cicely Tyson. Nota al grande pubblico per la sua nomination all’Oscar per Sounder nel 1973, nel corso della sua settantennale carriera rifiutò ruoli contenenti cliché razziali. Sui social il ricordo di Michelle e Barack Obama
Di anni ne aveva 96, ma la sua carriera nel cinema è durata oltre 70 anni, una passione lunga una vita. Cicely Tyson si è spenta giovedì 28 gennaio, a darne l’annuncio il suo manager Larry Thompson. Grande cordoglio sui social, tra i tweet e i post di commemorazione spicca quello di Michelle e Barack Obama: “Aveva un cuore unico”.
“È con il cuore pesante che la famiglia della signorina Cicely Tyson annuncia la sua partenza pacifica questo pomeriggio”, ha dichiarato Thompson all’AFP, senza specificare le cause della morte.
In effetti il suo “cuore unico” l’ha resa molto attiva nella lotta al razzismo e nelle battaglie di giustizia sociale. Non a caso nel corso della sua carriera ebbe il coraggio di dire no a ruoli che secondo lei potessero incarnare cliché razziali. Niente servi o prostitute, carcerati, immigrati illustrati sul grande schermo come figure deboli o peggio inferiori.
Il suo costante impegno sociale le ha fatto guadagnare anche l’Oscar celebrativo arrivato nel 2018. Ma Cicely Tyson è nota al grande pubblico soprattutto per la sua nomination per la pellicola Sounder (Martin Ritt, 1972).
Cicely Tyson è stata senza dubbio icona per intere generazioni di attrici. Alla Tyson devono dire grazie diversi nomi divenuti famosi sul grande schermo, di cui l’attrice è stata musa ispiratrice e guida. Angela Bassett, Whoopi Goldberg, Halle Berry, Viola Davis o Lupita Nyong’o.
Era apparsa anche nel film Pomodori verdi fritti alla fermata del treno e The Color of Feelings. Di recente si era approcciata al mondo delle serie televisive, recitando in Murder, in cui ha prestato il volto alla madre dell’eroina principale.
Per Cicely non solo statuette d’oro, ma anche i prestigiosi Emmy Awards, gli Oscar della televisione americana. Vanta persino un Tony Award, il riconoscimento per le rappresentazioni teatrali. Il momento però più alto della sua immensa carriera resta l’Oscar onorario che ad oggi assume ancor di più il significato di rivalsa per gli artisti di colore.
L’attrice era nata a New York, nel quartiere di Harlem, da genitori immigrati dai Caraibi. Aveva iniziato la sua carriera come modella prima di passare alla recitazione. L’attrice, che ha festeggiato il suo 96esimo compleanno il mese scorso, aveva appena pubblicato il suo libro di memorie questa settimana “Just as I am“.
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