Afghanistan, Macron: fronte comune europeo. Merkel fa ‘mea culpa’
Il Presidente francese Macron interviene in diretta nazionale sulla questione Afghanistan: “Proteggere da significativi flussi migratori irregolari”. Merkel: “Una valutazione sbagliata comune“
Nel giro di 10 giorni, i talebani sono riusciti a sbaragliare 20 anni di missione umanitaria di Stati Uniti ed Europa. Alcuni se lo aspettavano, altri no, resta il fatto che, al momento, i diritti umani tanto faticosamente conquistati rischiano di essere nuovamente dimenticati. Quel che sta accadendo in Afghanistan desta clamore, certo, ma l’attenzione viene volta specialmente alle donne che si vedono rinnegare, nuovamente, i loro diritti. Le immagini di migliaia di afghani intenti a lasciare il paesi, aggrappandosi disperatamente ad un aereo americano, hanno invece fatto nascere la paura per un nuovo flusso migratorio clandestino. Questo l’argomento cardine del discorso di Macron, diffuso nella giornata di ieri dai canali ufficiali dell’Eliseo.
Macron: “Proteggere da significativi flussi migratori irregolari dall’Afghanistan”
L’intenzione del Presidente francese sarebbe quella di convocare un G7 straordinario in modo da fare fronte comune contro l’incipiente emergenza migratoria, con l’intento di “anticipare e proteggere da significativi flussi migratori irregolari“. E continua: “Proporremo quindi, in linea con la Germania e altri paesi europei, un’iniziativa per costruire senza aspettare una risposta solida, coordinata e unita” chiedendo “solidarietà nello sforzo, l’armonizzazione dei criteri di protezione e l’instaurazione di una cooperazione con i paesi di transito“. Tuttavia: “L’Europa da sola non può assumersi la responsabilità (dei flussi migratori, ndr)”. E chiede:” La messa in opera di cooperazione con i Paesi di transito e accoglienza, fra cui Pakistan, Turchia e Iran“.
Merkel: “Errore comune”
Stessa linea di pensiero, ma un tono più pagato, quello di Angela Merkel, prima leader mondiale ad parlato pubblicamente della situazione in Afghanistan. Secondo la cancelliera, l’ascesa talebana è stata frutto di un errore non tedesco, ma comune, di valutazione. Il governo afghano, secondo la Merkel, non ero ancora in grado di camminare con i suoi piedi nonostante i 20 anni di missione, di miliardi spesi, e di vite umane perse.
La cancelliera, come il collega francese, più volte ribadisce la priorità di riportare in patria tutti i cittadini tedeschi (e francesi) attualmente in Afghanistan. Ribadisce, inoltre, la necessità di aiutare i paesi confinanti perché siano in grado di accogliere coloro che vorranno – e riusciranno – a fuggire.
ARTICOLO PRECEDENTE
Cyberbullismo, la storia di Flavia: “Mi davano il tormento.. Oggi sto bene”
ARTICOLO SUCCESSIVO