Agnelli: “Il calcio è a un bivio”. L’appello ai club europei
Andrea Agnelli ha aperto l’Assemblea Generale dell’Eca invitando al cambiamento: “Offrire ai tifosi la migliore competizione possibile”
Il presidente della Juventus Andrea Agnelli ha aperto la 25esima Assemblea Generale dell’Eca (Associazione dei club europei) da lui presieduta, invocando il cambiamento. La tesi del patron della Juve è che “il calcio è a un bivio, bisogna cambiare e offrire ai tifosi la migliore competizione possibile“. Determinante nel percorso di vita del calcio è stato il Covid-19, che secondo Agnelli “ha posto una serie di domande sulla sostenibilità dell’attuale modello di calcio“. Con l’avvento della pandemia, infatti, la perdita di incassi si aggira attorno ai 6,5/8,5 miliardi in due stagioni, come ricorda proprio il numero 1 del club bianconero.
La soluzione proposta
“Se non ci muoviamo, rimarremo soli nella illusione di quello che siamo, nell’oblio di quel che siamo stati e nella negazione di quel che potremmo essere“. Questa la base teorica su cui Andrea Agnelli fonda la soluzione pratica, il rimedio a questa situazione a suo avviso critica: “Molto probabilmente ci sono troppe partite che non sono competitive, sia a livello nazionale che a livello internazionale, e questo non cattura l’interesse dei tifosi. Non possiamo dare per scontati i tifosi, anzi noi dobbiamo offrire loro la miglior competizione possibile o rischiamo di perderli“.
Insomma la chiave di lettura del progetto di Agnelli è “Tifosi al centro”. Stando ai dati presentati dal presidente della Juventus almeno un terzo dei tifosi segue almeno due squadre. Inoltre il 10% segue i giocatori e non i club, a differenza di quanto accadeva qualche anno fa. “Due terzi di loro seguono le gare perché attratti dai grandi eventi“, spiega Agnelli. Mettere a fuoco l’obiettivo sui tifosi, dunque, è il progetto del presidente dell’Eca.
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