8 Marzo 2021 - 15:22

Irama, un unicum nella storia del Festival: cosa ci siamo persi?

Irama

Di questa conclusa edizione del Festival di Sanremo, memorabile resta il caso Irama. La sua partecipazione non “in presenza” è un unicum. Quinto classificato, ecco che cosa ci siamo persi

Irama è uno dei protagonisti inaspettati di questa conclusa edizione del Festival di Sanremo. L’artista alla notizia di positività al Covid-19 di due dei suoi collaboratori, si è dovuto arrendere all’idea di dover rinunciare al Live. Un caso che nella storia festivaliera non ha precedenti e che è un chiaro segnale di una pandemia ancora in atto.

Nonostante il rigido protocollo che ne avrebbe dovuto sancire l’esclusione dalla competizione, Irama con il consenso di direttore artistico e colleghi di gara, è rimasto a tutti gli effetti in gioco. Una magra consolazione che lo ha costretto a guardare la kermesse dalla camera d’albergo in cui è stata attivata la quarantena. Un episodio singolare a tal punto da scatenare l’ilarità del web.

Nel corso delle cinque serate infatti, il nome di Irama è spesso balzato in cima alle tendenze Social, con il favore soprattutto dei più giovani. Un bacino di utenza composto in particolare da studenti che nella questione Irama hanno riscontrato similitudini con le gioie e i dolori della didattica a distanza. Quella del cantautore, se si vuol giocare con i neologismi, potrebbe essere definita una PAD (partecipazione a distanza).

L’espediente trovato dagli autori è stato quello di mandare in onda la registrazione delle prove generali, l’unica arma di ascolto per conoscere e apprezzare La genesi del tuo colore. Un brano che può contare sulla produzione di Dario Faini (Dardust) e che ha fatto senza dubbio breccia nel cuore del pubblico, conquistando il quinto gradino della classifica finale.

Ma la rivincita di Irama a Sanremo 2021 si chiama Cyrano. Durante la terza puntata, quella dedicata alle cover d’autore, il giovane cantante ha portato sul palco dell’Ariston la perla di Francesco Guccini. Un magico duetto con il Maestrone, sbobinato in differita: una performance che ha fatto sognare.

Irama a Sanremo: che cosa ci siamo persi

In La genesi del tuo colore ci sono tante sfumature, tanti mondi che mi appartengono e anche tanti mondi che, devo dire, ho esplorato con questa canzone” aveva dichiarato Irama all’indomani della sua partecipazione, presentando il suo inno alla vita su base reggaeton.

Ci è mancato proprio questo: abbiamo perso le sfumature, i mondi di Irama, il colore e senza ombra di dubbio, i suoi look pazzeschi. La messa in onda ha reso possibile ascoltare il pezzo, ma al contempo ha rubato a man basse lo stesso Festival all’artista. La sterile riproduzione di una prova andata bene, ci ha mostrato la stessa immagine per tutto il corso dello spettacolo.

Abbiamo visto Irama immerso nella sua tenuta total black di pelle. Capelli sciolti, filo di barba che forse avrà fatto girare la testa a non pochi fan e le sue immancabili piume. Una cornice molto bella, ma statica. Dal vivo il cantautore avrebbe fatto ballare l’orchestra e coinvolto persino le poltroncine rosse dai braccioli neri. Siamo sicuri che se avesse potuto, avrebbe fatto “scoppiare il colore”.

Ora che, ora che, ora che sei qui/Io sono qui/ Ci vestiremo di vertigini

Prendendo in prestito parte del testo de La genesi del tuo colore, potremmo dire che a Sanremo 2021 Irama ha dimostrato di “essere qui” e piuttosto che indossare attesissimi outfit, si è accontentato (e scusate se è poco) di “vestire di vertigini” i suoi ascoltatori. Senza troppi rimorsi, la sua partecipazione all’edizione numero 71 è già storia, a fare il resto ci penseranno le radio, le vendite, i concerti.