Anna Capasso: “Mi diverto, ma Ballo da sola” – Intervista
Anna Capasso si divide tra teatro, cinema e canto. Noi di Zon.it l’abbiamo intervistata in occasione del suo nuovo singolo “Ballo da sola”
Anna Capasso recita al cinema e in teatro, scrive, canta. Tra un progetto e l’altro si occupa anche del sociale, è infatti ideatrice del premio “L’Arcobaleno napoletano” che dal 2012 sostiene la Fondazione Melanoma Onlus. Questa poliedrica artista nata a Capua, ha vissuto tra Napoli, Roma e Milano, mettendo in piedi una carriera di tutto punto. Protagonista per sei anni dell’Accademia della canzone di Sanremo, ha preso parte all’ I-Tim Tour al fianco di Red Ronnie.
A teatro ha portato uno spettacolo tutto suo, di prosa e musica, dal titolo Donne in viaggio da Napoli a Broadway, mentre al cinema è stata protagonista di Gramigna (2017, Rizzo) film con Biagio Izzo ed Enrico Lo Verso candidato ai Premi David di Donatello.
Oltre alla recitazione, dal 2019, Anna Capasso si dedica anche al canto. Esordisce con il brano “Come pioggia” che vanta la produzione musicale di Massimo D’Ambra. Nel 2020 pubblica “Bye Bye” sulla tossicità di alcuni amori che andrebbero evitati.
Ad un anno di distanza dal suo secondo singolo che su Youtube ha raccolto oltre 70.000 views, torna con il terzo brano pronto a scaldare l’estate 2021, ancora in collaborazione con il maestro D’Ambra. Noi di Zon.it l’abbiamo intervistata in occasione del nuovo singolo “Ballo da sola”, fuori dallo scorso 25 giugno.
L’intervista
Partiamo dal tuo nuovo singolo “Ballo da sola”. Percepisco un contrasto tra la freschezza melodica della hit, quasi da tormentone estivo e il testo sull’amore a distanza. Giusto?
Sì esatto, è un mood che stiamo portando avanti, iniziato con “Bye Bye” in cui ho trattato dell’amore tossico. L’idea è quella di riportare storie vere attraverso musicalità leggere, così che anche i giovani tra un aperitivo e un giro in centro, possano ascoltare e riflettere.
Il videoclip alterna scene in interna ad altre in esterna girate nella suggestiva cornice della penisola sorrentina. Un omaggio alle tue origini campane?
Cerco di portare sempre la mia terra fuori continente, è sicuramente un omaggio alle mie origini. Lo storyboard l’ho scritto io ed essendo un’attrice mi piace creare la storia cercando di dare senso a quello che voglio raccontare.
C’è un passaggio in cui si vede un teatro vuoto
Sì e allude al dramma delle chiusure, purtroppo il comparto teatrale è stato pesantemente colpito dalla pandemia. Il messaggio è semplice: “anche se il teatro rimane vuoto, l’arte continua“.
Ti dividi tra teatro, cinema e tv. Con “Ballo da sola” rivendichi anche ottime doti canore. Qual è la tua dimensione artistica ideale?
Non ho una dimensione, l’arte non ne ha. Provo a fare tutto ciò che mi fa star bene. Nel corso della mia carriera ho fatto anche scelte rischiose di cui ho assunto colpe e preso meriti. Credo sia necessario seguire una linea, a cui in qualche modo il pubblico deve credere, io e la mia squadra siamo una famiglia e se solo un tassello viene meno cade tutto. Cerco di mettercela tutta nel mio lavoro e in questo momento provo anche a donare divertimento, ne abbiamo bisogno.
In “Ballo da sola” c’è sicuramente il divertimento, ma anche un messaggio importante
Nel mio nuovo singolo canto gli umori e i malumori degli amori a distanza. Quello che vorrei trasmettere è il ruolo che svolge il tempo. Non è la quantità degli attimi che trascorriamo con chi amiamo, ma la qualità. Poi c’è anche una valutazione da fare, se il suo tempo è realmente tutto quello che ha da offrirti o se alla fine sei solo il ritaglio tra una pausa e l’altra.
Racconti una precisa storia d’amore?
No, “Ballo da sola” è la storia di tutti. E’ quella sensazione che si scatena all’improvviso dopo aver ricevuto un messaggio inatteso. E’ l’amore universale e non solo tra uomo e donna, non ha etichette di genere. Lo stesso titolo ricorda che si può scegliere di uscire e di divertirsi, restando però fedele al tuo amore, sia esso all’altro capo della città, della nazione o del mondo. E quindi mi diverto, ma “Ballo da sola”.
Tornando alle tue multiformi dimensioni artistiche. Strizzano l’occhio al talent e in particolare ad uno molto seguito, parlo di Tale e Quale Show. Ti piacerebbe partecipare?
Ti confesso che è un mio pallino fisso. Ci penso da diversi anni, non lo escludo. Intanto in Rai sono stata Vocal coach del programma Stasera tutto è possibile con la conduzione di Stefano De Martino. Quindi chissà? Mai dire mai.
Tocchiamo corde più serie. Sei anche molto vicina a temi umanitari come la lotta al cancro, infatti nel 2012 hai ideato il premio nazionale “L’arcobaleno napoletano”. Di cosa si tratta?
Si tratta di un premio che viene attribuito a quegli artisti napoletani che si sono contraddistinti nel panorama nazionale. Vanta la collaborazione con la Fondazione Melanoma Onlus diretta dal professor Paolo Ascierto, oncologo e ricercatore dell’Istituto dei Tumori Pascale di Napoli.
Quindi fate informazione attraverso l’arte
Lo spettacolo ha proprio la funzione di essere veicolo di comunicazione, informa sul melanoma. L’obiettivo è soprattutto quello di sensibilizzare i più giovani ed educarli a pratiche semplici, ma che possono fare la differenza. Come applicare la protezione solare ad esempio.
Una iniziativa che ti fa onore
Grazie, credo che gli artisti debbano mettersi al servizio in questo senso. Voglio dire, sostenere una causa come questa, significa dare e non prendere. Per prendere ci sono altri palchi, altri contesti, quello de “L’Arcobaleno napoletano” nasce per raccogliere fondi. Sosteniamo la ricerca facendo intrattenimento.
Hai un album in cantiere? Quali sono i tuoi prossimi progetti?
Posso dirti che non bisognerà aspettare a lungo il prossimo singolo, uscirà prima di Natale. Per quanto riguarda l’album, ci sto lavorando da tempo e per questo dovrebbe essere fuori entro la prossima estate, in contemporanea alla hit estiva 2022.
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