Anna Falchi ospite a Vieni da me: tra ricordi, carriera e amore

Anna Falchi ospite a Vieni da me apre “i cassetti della sua vita” e si racconta alla Balivo: dalle prime esperienze lavorative fino all’amore

Anna Falchi si apre con Caterina Balivo a Vieni da me. Ospite della puntata di oggi, 22 Novembre, inizia il suo racconto aprendo “i cassetti della sua vita”.

L’amicizia con Monica Bellucci la descrive come un bel ricordo: “Lei è una star ma è molto umile, straordinaria. Il rimprovero? Mi diceva che dovevo fare i più la modella, girare il mondo, e poi fare l’attrice. Come ha fatto lei del resto. Ero molto più italiana di lei anche essendo finlandese.”

Poi passa all’esperienza di Miss Italia nel 1989 durante la quale si classificò seconda.

Arriva a questo punto della sua carriera alla pubblicità con Fellini e del rapporto che aveva con il famoso regista. Così, Anna Falchi ricorda un aneddoto trascorso insieme: “Lui era molto incuriosito da me che ero finlandese, forse gli ricordavo Anita Edberg. Dopo il nostro incontro lui giorni dopo mi chiamò a casa per dirmi che avevo dimenticato l’ombrello (ride, ndr). Poi mi disse che mi aveva scelto per lo spot che doveva dirigere. In seguito mi aiutò anche a trovare casa a Roma, abitai davanti a lui in via Margutta.” 

Tra i cinque calendari che definisce troppi e i complimenti per la bellezza e l’intelligenza, ricevuti da Povia, presente in studio, passa a parlare degli avvistamenti di un presunto UFO nei pressi di casa sua. Per lo meno definisce l’oggetto come qualcosa di non identificato che non ha visto da sola.

Poi conclude il suo racconto a Vieni da me con le sue storie d’amore. Di Fiorello, con il quale ebbe una relazione, afferma: “Non ho più il suo numero di telefono, sono passati così tanti anni. All’epoca eravamo i Ferragnez…“. Poi passa a Max Biaggi: “Con lui ci sentiamo ancora, mi sta ancora molto a cuore“. Poi conclude con il matrimonio con Stefano Ricucci: “E’ stato bellissimo, ma era troppo. Da un giorno all’altro però è finito tutto. Sono rimasta scottata da quell’esperienza“.