Atenei piemontesi in calo. Colpa del Covid o c’è dell’altro?
Gli Atenei piemontesi perdono posizioni, in questo ultimo anno, nella classifica del Censis: pochi gli aiuti agli studenti
Gli atenei piemontesi non hanno avuto un buon anno, almeno per quanto riguarda la classifica annuale del Censis. Le università del Piemonte infatti, colpa del Covid o del calo delle immatricolazioni, sono in calo rispetto agli anni precedenti.
L’università di Torino ha perso ben due posizioni arrivando al settimo posto con 81,8 punti tra i mega atenei statali, con quasi dieci punti di distacco dall’università di Bologna prima in classifica. Tra i politecnici quello di corso Duca degli Abruzzi perde una posizione arrivando al terzo posto su quattro con 89,5 punti, sorpassato dallo Iuav di Venezia.
Si posiziona al decimo posto invece, tra i medi atenei statali, l’Università del Piemonte orientale, che raggiunge quota 85,2: 13 punti e mezzo dalla prima in classifica.
Ma come mai la perdita di tutti questi punti per gli atenei piemontesi? Probabilmente la causa sta nel conto delle borse di studio, premi laurea, contributi per il trasporto o i diversi sussidi agli studenti.
l’Università di Torino, infatti, perde ben sette punti quest’anno nelle borse erogate, un punto nei servizi che riguardano pasti, posti letto e contributi per gli iscritti; due punti nella comunicazione digitale, un punto nell’internazionalizzazione.
Per quel che riguarda il Politecnico scende di nove punti l’erogazione delle borse, di un punto le strutture, di quattro punti la comunicazione e i servizi digitali. Infine, per il Piemonte orientale il calo relativo alle borse è di 15 punti e due punti in meno ai servizi.
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