1 Novembre 2017 - 17:47

Attentato a Manhattan, la testimonianza di un’italiana

new york

In seguito all’ennesimo tragico attentato negli States, questa volta a Manhattan, Zon.it ha raccolto una testimonianza di un’italiana

Si chiama Lucrezia ed è una romana doc. È una giovane cestista che è volata negli States per rincorrere il suo sogno. Si trova lì da più di un anno e sono stati innumerevoli gli avvenimenti degni di nota, sia di cronaca che politica susseguitisi in poco tempo, dalla strage di Orlando, passando per la discussa elezione di Donald Trump, la sanguinosa sparatoria nel Texas ed ora, a completare questo triste elenco, la strage a Manhattan, a circa 15 miglia da New York.

Lucrezia, come un po’ tanti newyorkesi, racconta che quasi non si era resa conto di questo vile attentato: “si è trattato del primo attentato a New York dopo il 2001, però non è stato così devastante, anche mediaticamente. So che le vittime sono principalmente turisti argentini, tuttavia resta ancora lo sgomento.

Ovviamente in seguito all’elezione del tycoon la situazione è iniziata a fibrillare. Movimenti liberali, democratici e le più disparate associazioni sono sempre sul piede di guerra con il Presidente. Lucrezia ha però puntualizzato: “Allora, dopo Las Vegas, la situazione è degenerata perché le persone hanno finalmente cominciato a dire che il Governo non fa e non ha fatto nulla di concreto. Trump non ha fatto nulla di eclatante, anzi, come al suo solito, ha fatto uno dei suoi discorsi senza senso.”

Ovviamente dopo l’11 settembre le vite di tutti gli americani sono cambiate. Aumentati i controlli in entrata e in uscita, politica estera radicalmente capovolta. Pertanto abbiamo chiesto a Lucrezia come la gente si senta, soprattutto alla luce di questo ennesimo attentato: “sembra strano dirlo, ma la gente vive normalmente la propria vita. Forse abituata, o peggio, rassegnata. I numerosi post, sia Facebook che Twitter, così commenti tutti i commenti di commiato in seguito alla sparatoria, sono già finiti. Si va avanti.”

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