23 Febbraio 2017 - 12:31

USA, Trump revoca le linee guida Obama per studenti transgender

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Obama raccomandò di rispettare l’identità di genere, ora Trump ritira le linee guida. Human Rights Campaign: “Crudele attacco

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Un’altra decisione dell’amministrazione Obama viene spazzata via dal neo Presidente Donald Trump.

L’amministrazione statunitense ha infatti ritirato poche ore fa le linee guida anti-discriminazione varate da Barack Obama secondo cui gli studenti transgender potevano usare bagni e spogliatoi nelle scuole pubbliche in base alla propria identità di genere, e non in base al sesso di nascita.

Risale appena allo scorso maggio la disputa tra autorità federali e North Carolina circa l’accesso ai bagni nelle scuole per gli studenti transgender.

all-gender-bathroom

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Il Dipartimento di Giustizia dell’amministrazione Obama intraprese un’azione legale per violazione del Civil Rights Act contro il North Carolina puntando l’indice contro una legge che imponeva l’uso dei bagni in base al sesso registrato alla nascita. Una legge che, secondo le autorità federali, ledeva i diritti dei transgender perché impediva loro di scegliere assecondando il loro sentire.

Per il governatore del North Carolina Pat McCrory, quella legge rispondeva semplicemente al “senso comune sulla privacy“.

Motivazione che il Dipartimento di Giustizia liquidò come “sfacciata e priva di fondamento“.

Lo stesso Obama, in merito alla faccenda, aveva raccomandato di evitare “ogni discriminazione sessuale nella scuola pubblica“, permettendo agli studenti di adoperare bagni e spogliatoi in base alla loro identità di genere.

La nuova amministrazione Trump

Ora il nuovo inquilino della Casa Bianca è pronto a fare retromarcia.

Secondo le dichiarazioni del portavoce Sean Spicer, i dipartimenti dell’Educazione e della Giustizia emaneranno presto nuove direttive in materia. “Non si tratta di qualcosa in cui dovrebbe essere coinvolto il governo federale, è una questione riguardante i diritti degli Stati“, ha spiegato Spicer.

Un duro colpo per il movimento a favore dei diritti gay, dopo una serie di ripetute vittorie ( risale al 26 giugno 2015 la sentenza Obergell v. Hodges con cui la Corte Suprema ha riconosciuto il right to same sex marriage tra i fundamental rights).

Se le associazioni per i diritti Lgbt (Lesbiche, gay, bisessuali e transgender) annunciano battaglia, se Human Rights Campaign parla di “crudele attacco“, non si arresta la popolarità del tycoon, come riportano gli ultimi sondaggi a livello federale.

 

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Il 45° Presidente USA, Donald Trump

 

 

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