15 Dicembre 2016 - 13:17

WhatsApp a luci rosse, dopo Tiziana Cantone un altro episodio in Campania

WhatsApp

WhatsApp la nota applicazione di messaggistica istantanea è al centro di una nuova vicenda scandalosa verificatasi in Campania. Protagonista una giovane coppia, lui avrebbe diffuso attraverso l’App foto dell’ex fidanzata nuda

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WhatsApp come malsano e scorretto utilizzo della tecnologia. È questo il messaggio immediato che trapela dalla nuova e incresciosa storia a luci rosse che ha coinvolto una coppia campana.

Sarebbero state fatte circolare due fotografie che ritraggono la ragazza in questione (allora minorenne perché 14enne) senza veli e di spalle, distesa sul letto impegnata nella lettura. Il luogo dello scatto promiscuo la casa del fidanzatino.

Quando la giovanissima ha appreso che quel materiale strettamente personale era stato diffuso di cellulare in cellulare, di ciascuno degli amici del suo fidanzato (proprio attraverso WhatsApp) presa dalla vergogna e dal rimorso ha deciso di raccontare tutto ai genitori dai quali è partita una denuncia congiunta ai danni dell’autore delle fotografie osé.

Oggi questa love story si è conclusa e con essa il rispetto e la passione che legava i due fidanzati, al punto da finire dinanzi al giudice. I tentativi di giudizio sono stati respinti due richieste di archiviazione presentate dal pm Roberto Penna.

È stato il gup Piero Indinnimeo a decidere per l’imputazione coatta del ragazzo, oggi poco meno che ventenne. Ad incastrare il ragazzo sarebbe stata la posa scelta per gli scatti privati, definita dallo stesso giudice come «provocatorie ed invitanti ad un rapporto sessuale».

Tale affermazione è stata ritenuta soddisfacente per mandare a giudizio il ragazzo, reo di aver diffamato la privata immagine della fidanzatina all’epoca dei fatti minorenne. Il capo d’accusa non soggiunge per mancata volontà da parte della minore, ma per inconsapevolezza di diffusione a mezzo WhatsApp.

Dopo il caso di Tiziana Cantone, ecco venir fuori una nuova storia di distorsione sessuale e di violazione assoluta della privacy altrui e di sentimenti tanto intimi e privati come quelli passionali e sessuali.

Una situazione di emergenza che deve indurre chi di competenza ad attivare le dovute tutele nei confronti di uno strumento tanto funzionale, quanto pericoloso come quello dei nuovi dispositivi di telefonia web 2.0, soprattutto nei confronti di minori ad oggi non adeguatamente protetti dalla morsa del Web.

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