27 Marzo 2020 - 11:33

Autocertificazione Coronavirus, il modello cambia ancora

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L’autocertificazione per gli spostamenti cambia ancora. A dirlo è il capo della Polizia Franco Gabrielli. Di seguito è possibile scaricare il nuovo modulo

L’autocertificazione per circolare cambia ancora. Il nuovo modulo è disponibile (clicca per scaricare) e lo ha annunciato il capo della Polizia, Franco Gabrielli, a Sky Tg24.«Ci sono le straordinarie persone che combattono negli ospedali. Poi c’è un’altra battaglia che vede impegnati i nostri uomini, quella di spezzare la catena del contagio perseguendo i furbi. Quelli che con comportamenti sbagliati introducono un vulnus al sistema che può vanificare gli sforzi che si stanno facendo».

Nell’annunciare il nuovo modello, il Prefetto ha sottolineato come «fino al 24 marzo su due milioni e mezzo di cittadini controllati ci sono stati 110mila denunciati». Adesso cominceranno a fioccare anche le sanzioni amministrative: fino a un massimo di 3mila euro.

ll riferimento al decreto legge 25 marzo 2020

Il nuovo modello cita, com’era naturale, il decreto legge n. 19 del 25 marzo 2020 pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Nel documento, da compilare, firmare e consegnare in caso di controllo, la prima dichiarazione da sottoscrivere è di non essere sottoposti alla misura della quarantena ne di essere risultati positivi al Coronavirus.

Conoscere le nuove misure

Nel secondo punto del modulo si afferma di «essere a conoscenza delle misure di contenimento del contagio vigenti alla data odierna e adottate ai sensi degi articoli 1 e 2» del decreto legge. Tanto per esser chiari, lo stampato ricorda che le disposizioni riguardano «le limitazioni alla possibilità di spostamento delle persone fisiche all’interno di tutto il territorio nazionale».

Declinate le misure di necessità (testo dell’autocertificazione)

Il nuovo testo specifica quando si configura il caso di necessità: spostamenti all’interno del comune, o che rivestono carattere di quotidianità. Oppure che «siano effettuati abitualmente in ragione della brevità delle distanze da percorrere». Nella dichiarazione che chiude il modello si deve specificare anche la reale motivazione dello spostamento: lavoro presso …, devo effettuare una visita medica, urgente assistenza a congiunti o a persone con disabilità, esecuzione di interventi assistenziali in favore di persone in grave stato di necessità, obbligo di affidamento di minori, denunce di reati, rientro dall’estero e altri motivi particolari.

Le restrizioni regionali

Ma non basta. Occorre dichiarare anche di essere a conoscenza «delle ulteriori limitazioni» disposte dai presidenti delle Regioni. Tanto che in caso di trasferimento da una regione all’altra bisogna indicare sia quella di partenza sia quella di arrivo. Le ordinanze sono ormai numerose. Inoltre spesso prevedono limitazioni ancora più severe rispetto alle nuove multe stabilite dal decreto legge.