Autostrade, accettate le condizioni del Governo: tagli ai pedaggi
Atlantia perde il controllo di Autostrade. Oggi arriva la proposta d’accordo della società di Benetton. L’offerta sarà fatta entro martedì nel CDM
Siamo alla resa dei conti. Autostrade durante la giornata di oggi presenterà al Governo, tramite una lettera che partirà verso l’ora di pranzo, la famosa “proposta irrinunciabile” sollecitata da Conte. Il presidente del Consiglio aveva dettato un ultimatum per accantonare l’ipotesi di revoca della concessione. L’offerta sarà poi discussa in un pre-vertice lunedì al MIT. Se l’accordo verrà raggiunto, la stessa proposta sarà poi portata ufficialmente martedì nel Consiglio Dei Ministri, dove verrà ulteriormente discussa. Un’improvvisa accelerazione per una vicenda poco chiara.
I cardini della proposta di Autostrade sono due. In primis, sarà proposto il calo generale dei pedaggi del 4% subito, che verrà man mano recuperato nel corso degli anni fino alla scadenza della concessione del 2038. Successivamente, da parte dell’azienda vi sarà la disponibilità ad alzare a quota 3,4 miliardi la cifra da aggiungere ai 14,5 già annunciati per i nuovi investimenti. L’offerta di Giugno di ASPI era di 3 miliardi. Si tratta, dunque, di un investimento molto corposo. Nella giornata dei consigli d’amministrazione, Atlantia è pronta a scendere sotto il 50% per lasciar spazio ad un investitore statale.
Il Governo ha annunciato di voler chiudere il dossier nel tempo più breve possibile. O almeno, questo è quanto auspicato dal vicesegretario del PD, Andrea Orlando: “Un po’ di chiarezza. Al PD interessa che chi ha nuociuto non nuoccia più, che ci siano garanzie sulle tariffe, gli investimenti, i controlli. Se questo si realizza con la revoca o con un radicale assetto societario tocca al Governo dirlo sulla base delle analisi tecniche che a questo punto dovrebbero essere più che sufficienti.“
ARTICOLO PRECEDENTE
ARTICOLO SUCCESSIVO