15 Luglio 2020 - 16:17

Autostrade, il PD loda le operazioni effettuate da Conte

autostrade Atlantia ANAS

Il PD e LEU festeggiano per l’accordo transattivo per Autostrade ottenuto da Conte. Le opposizioni restano critiche e Italia Viva ammonisce sul tempo

Una situazione incredibilmente complicata, che finalmente è stata messa alle spalle. L’intesa raggiunta con Autostrade mette alle spalle del Governo uno dei dossier più ostici. E nel “day after” l’esecutivo sottolinea il successo ottenuto, con la conseguente uscita di scena dei Benetton e con una “nuova alba”. Naturalmente, le opposizioni non restano dello stesso avviso, criticando la sintesi avvenuta a quasi due anni dal crollo del Ponte Morandi. Ma nemmeno Italia Viva resta contenta, soprattutto per la gestione temporale.

È stata scritta una pagina inedita della nostra storia. L’interesse pubblico ha avuto il sopravvento rispetto a un grumo ben consolidato di interessi privati. Ha vinto lo Stato. Hanno vinto i cittadini.” ha scritto il premier Giuseppe Conte.
Anche il ministro delle Infrastrutture, Paola De Micheli, sottolinea la sua soddisfazione: “Abbiamo tutelato l’interesse pubblico di tutti gli italiani e i lavoratori dell’azienda. Ora avanti con gli investimenti già definiti per le infrastrutture e le fondamentali opere di manutenzione per la sicurezza delle nostre Autostrade.

Anche il PD e Liberi E Uguali sottolineano il ruolo chiave giocato da Conte, parlando di “lavoro di squadra” e di “fermezza”. “I Benetton perdono su tutta la linea e si piegano. La manutenzione sarà una priorità e non una seccatura da sacrificare sull’altare dei profitti, come accaduto in passato.

D’altro canto, Italia Viva ammonisce sui tempi: “Avevamo ragione. Un’alternativa alla revoca c’era. Lo avevamo detto e ripetuto più volte: la revoca delle concessioni autostradali non era una soluzione praticabile.
E anche Matteo Salvini mette bocca: “Non c’è nessuna revoca. Ci sono tanti altri soldi pubblici spesi e, anche oggi, cantieri fermi e le solite code, in Liguria e in mezza Italia. Incapaci o complici?