Bannon: “Se Biden vince le elezioni sarà guerra civile”
Un’inviato de La Stampa riporta le dichiarazioni di Bannon, ex stratega di Trump. “C’è un piano dei democratici per cambiare il voto”
Un inviato de La Stampa ha riportato delle dichiarazioni davvero molte forte da parte del vecchio stratega di Trumo, Steve Bannon. Il suo pensiero di base è che ci sia un complotto da parte dei democratici per cambiare il voto delle presidenziali. Accuse molto forti che si traducono in un incitamento a fare una guerra civile se Biden dovesse vincere le elezioni.
“Ci sarà l’equivalente di una guerra civile, che comincerà la sera del 3 novembre, quando si rifiuteranno di dichiarare Trump presidente”. Questa la previsione apocalittica di Steve Bannon.
Bannon ha organizzato un webinar intitolato “I democratici stanno rubando queste elezioni.” Questa è la prima uscita pubblica di Bannon dopo le accuse di frode che gli costate ben 5 milioni di dollari di cauzione. Ed ora è tornato più carico che mai.
“Il Covid è stato creato dal Partito comunista cinese, e i democratici pensavano che li avrebbe fatti vincere. Durante le primarie però si sono accorti che avevano terrorizzato così tanto i loro elettori, da rischiare la sconfitta. Il 69%, infatti, non vuole andare ai seggi. Allora hanno pensato questo complotto per rubare le elezioni, basato sul voto postale, inviando tra 60 e 80 milioni di schede da manipolare. Lo ha spiegato il Transition Integrity Project, un gruppo di presunti intellettuali bipartisan. Hanno già assunto 800 avvocati guidati da Eric Holder, ministro della Giustizia con Obama, e presentato oltre 200 cause, per cambiare le leggi elettorali ed eliminare i limiti alla conta dei ballot spediti».
La strategia dei dem secondo Bannon
La strategia secondo Bannon che i democratici starebbe attuando si basa su tre punti: «Primo, usare le vie legali per far ammettere tutti i voti postali. Secondo, incitare le proteste di Black Lives Matter e antifa per portare la battaglia nelle strade e intimidirci. Terzo, allearsi con gli oligarchi della Silicon Valley tipo Facebook, Twitter, Google, YouTube, ma anche i cinesi di TikTok e WeChat, affinché nessuno dichiari Trump presidente il 3 novembre. Così potranno contare i voti postali per settimane. Se l’8 dicembre Biden non avrà un vantaggio sufficiente per vincere la votazione del 14 dicembre nel Collegio Elettorale, faranno scegliere il presidente a Nancy Pelosi, quando il Congresso si riunirà il 6 gennaio».
Bannon incita i militanti a sgominare il complotto: «Bisogna galvanizzare la gente, affinché voti di persona ai seggi. Hanno già detto che Biden non dovrà riconoscere la sconfitta in alcuna circostanza. Useranno le cause, la violenza in strada, la disobbedienza civile e i social media, l’arma più potente, per farci accettare che il 20 gennaio un gruppo illegittimo e non eletto guidato da Biden giuri».
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