12 Ottobre 2023 - 10:40

Baronissi, in arrivo 500.000 € per la villa Romana di Sava

Sono stati finanziati 500.000 € per la riqualificazione della villa Romana di Sava. I lavori recupereranno la parte esterna

Baronissi traffico (1) Sava Telethon

Il Comune di Baronissi ha finanziato per 500mila euro i lavori di riqualificazione interna ed esterna della Villa Romana di Sava. La Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Salerno curerà il progetto. La prima rata del finanziamento (150.000 euro) è già disponibile presso il Segretariato Generale (MIC) dei Beni Culturali della Campania. Una novità sottolineata con orgoglio dal sindaco del Comune, Gianfranco Valiante.

Una notizia bellissima che mi è stata comunicata direttamente dalla Soprintendente Raffaella Bonaudo che curerà il progetto di riqualificazione. Dopo anni di interlocuzioni, solleciti, impegni il finanziamento delll’Antica Villa Romana di Sava è finalmente realtà. I lavori permetteranno di recuperare la parte esterna dell’edificio intervenendo sia sulle facciate, sia sulla copertura, al fine anche di salvaguardare dalle infiltrazioni e dal deterioramento gli spazi interni che custodiscono opere artistiche di indubbio valore. Il recupero dell’antichissima Villa Romana è finalizzato alla tutela e alla conservazione non solo di un patrimonio che ha valore architettonico, artistico e storico ma anche e soprattutto un valore sociale e culturale e che andrà ad arricchire la vita della nostra comunità.” ha dichiarato, a proposito, Valiante.

La prima rata del finanziamento (150.000 euro) è già disponibile presso il Segretariato Generale (MIC) dei Beni Culturali della Campania. L’importo concorrente fino a 500.000 euro sarà disponibile alle due prossime annualità. La Villa di Sava è una delle testimonianze archeologiche più importanti di tutta la Valle dell’Irno. Costruita nel I sec. a.C. nei pressi di una strada consolare, la Villa romana conserva dei bellissimi affreschi riconducibili al XV secolo.

La Villa è anche conosciuta come “Catacombe”, poiché nell’epoca paleocristiana il complesso fu utilizzato come luogo di sepoltura.