Basquiat sarà ospitato a Vicenza, in occasione del Ventennale di apertura delle Gallerie d’Italia di Intesa San Paolo, a Vicenza, fino al 3 novembre, a Palazzo Leoni Montanari.
Sarà possibile ammirare l’opera più famosa dell’artista americano, “Moses and the Egyptians”, risalente al 1982 e presa in prestito dal Guggenheim Museum di Bilbao.
Si tratta di un’opera composta da pannelli verticali e punte arrotondate di colore rosso, che sono un riferimento ai Dieci Comandamenti, sui quali vi sono dei segni che risultano come dissacranti.
Al centro il profilo di Mosè e intorno a essa alcune scritte che charificano meglio il significato, in un legame intimo fra scrittura e arte visiva.
La figura del Mosè affonda le radici nella cultura africana dell’Antico Egitto, considerato all’epoca l’apice, e Basquiat lo sapeva.
Luca Beatrice è il curatore della decima edizione de “L’ospite illustre” che negli anni ha portato nelle principali sedi San Paolo Maestri del calibro di Antonello da Messina, Caravaggio, Botticelli, Tiziano, Bellini, Picasso e Leonardo.
L’opera ospitata a Vicenza è nata in un periodo particolarmente proficuo per Basquiat che, a soli 22 anni, era il più giovane fra 176 artisti della settima edizione del documento a Kassel.
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