Benito Mussolini (ancora) cittadino onorario di Salò: “revoca Anacronistica”
Benito Mussolini si riconferma cittadino onorario della città di Salò: la maggioranza consiliare boccia la mozione di revoca di Salò Futura
Benito Mussolini si riconferma cittadino onorario del comune di Salò. Ecco cosa è accaduto ieri sera presso il municipio della città nella provincia di Brescia.
La maggioranza presieduta dal Primo Cittadino, Giampiero Cipani, ha bocciato la mozione presentata da Salò Futura. Il gruppo di minoranza chiedeva la revoca della cittadinanza onoraria al dittatore fascista che per 20 anni ha governato sul popolo italiano. A respingere la mozione è stata la maggioranza dell’Amministrazione congiuntamente a due consiglieri di minoranza del partito Insieme per Salò, tra cui l’eurodeputata Lega (in qualità di consigliere comunale) Stefania Zambelli.
La notizia ha creato sicuramente clamore e sconcerto e ha diviso l’opinione pubblica, comunale e nazionale, circa la decisione del gruppo di centro destra. A favore della bocciatura vi era la nozione di “Anacronismo”, con cui è stata accusata la mozione.
Per la precisione, il Sindaco Giampiero Cipani ha commentato la mozione relativa alla revoca della cittadinanza onoraria concessa nel ’24 a Mussolini, affermando: “[…] l’unico modo per debellare l’ideologia sbagliata del Fascismo è dimostrare con i fatti che la nostra idea di Stato, liberale e democratico, è quella giusta, è una mozione strumentale e anacronistica”.
La città di Salò, storicamente, fu una di quelle maggiormente legate alla dittatura fascista, poiché nel ’43 fu istituita, per volontà della Germania nazista, la Repubblica Sociale Italiana. A governarla vi era proprio la figura del dittatore di Predappio, così da assicurare ai tedeschi il potere sull’Italia Settentrionale.
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