Piano per il Sud: stanziati 123 milioni di euro per ripartire dal Sud
“Ripartire dal Sud per far ripartire l’Italia.” Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte a Gioia Tauro per presentare il Piano per il Sud 2030
Il presidente Conte oggi ha presentato all’istituto superiore F. Severi di Gioia Tauro il Piano Per Il Sud. Insieme con lui il ministro per il Sud e la Coesione Territoriale, Giuseppe Provenzano, e la titolare dell’Istruzione Lucia Azzolina.
Un Piano che porterebbe al Mezzogiorno 123 miliardi di euro in dieci anni con fondi europei e statali. Da attuare anche la «clausola del 34%», cioè destinare al Mezzogiorno un terzo di tutti gli investimenti nazionali in proporzione alla sua popolazione.
Qualche giorno fa, il ministro Provenzano aveva ricevuto una delegazione delle Sardine per parlare proprio delle regioni meridionali. Tante le idee avanzate nel corso dell’incontro che potrebbero essere riprese nel Piano. “Il Sud deve diventare sinonimo di eccellenza: ce ne sono già migliaia in tutto il mondo come Luca Parmitano, siciliano, e Francesca Colavita, la ricercatrice, di origini molisane, dell’equipe dello Spallanzani che ha isolato il coronavirus, tanto per rimanere sulla stretta attualità.”
Cosa prevede il Piano Sud
Così Conte dalla Calabria nel corso della presentazione del Piano. “Lavoriamo per portare a quattro ore il tempo di percorrenza dei treni da Roma a Reggio Calabria, le stesse della tratta Roma-Torino, entrambe distanti 700 chilometri“, ha detto il premier, ricordando che per il progetto di alta capacità sono stanziati tre miliardi di euro.
Per quanto riguarda le infrastrutture, il Piano prevede opere entro il 2021 per 33,5 milioni di euro. I principali interventi, oltre all’avvio di nuove opere, riguardano la manutenzione programmata, l’ammodernamento, l’adeguamento e la messa insicurezza. Le infrastrutture programmate sono, invece, pari a 54,8 miliardi di €, di cui 46 miliardi finanziati.
“Abbiamo parlato di migrazioni, ma abbiamo dimenticato la vera emergenza del nostro Paese, l’esodo delle nuove generazioni. Noi vogliamo garantire il diritto a restare. Quando una generazione va via in massa non lo fa solo per mancanza di lavoro, ma perché manca una prospettiva di futuro“. Così il ministro per il Sud.
“Con il piano Sud abbiamo individuato cinque missioni per lo sviluppo del Sud e di tutto il Paese – spiega Provenzano – Sud rivolto ai giovani, connesso e inclusivo, per la svolta ecologica, per l’innovazione, connesso al Mediterraneo.“
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