19 Marzo 2020 - 10:10

Benvenuti al Nord, stasera in tv 19 marzo 2020 su Canale 5

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Benvenuti al Nord è la pellicola che vedremo stasera in tv, giovedì 19 marzo 2020, in prima serata su Canale 5. Nel cast: Claudio Bisio e Alessandro Siani

Benvenuti al Nord è il film che vedremo stasera in tv, 19 marzo, su Canale 5 in prima serata. La pellicola è il sequel del fil Benvenuti al Sud, i protagonisti sono ancora una volta Claudio Bisio e Alessandro Siani.

Trama

Due anni dopo gli eventi narrati nel primo film, i lavoratori delle poste italiane Alberto Colombo e Mattia Volpe sono tornati alla loro vita normale. Il primo dopo la partenza vive e lavora al Nord, come direttore di un ufficio postale a Milano, e cerca di accontentare moglie e capo. Il secondo invece abita e lavora come da programma al Sud, come postino e impiegato nella sua Castellabate, e, pur avendo cambiato carattere, soggiorna ancora in casa della madre con la moglie Maria e il piccolo figlio Edinson (nome scelto evidentemente come riferimento a Edinson Cavani, allora attaccante del Napoli). Maria, non sopportando più la situazione e l’immaturità del marito (che, quando lei gli parla di comprare una casa tutta per loro, viene sopraffatto dall’ansia e non riesce nemmeno a pronunciare la parola mutuo), se ne va di casa portando Edinson con lei. Mattia prima prova a legarsi a un cassonetto dell’immondizia per amore (e viene quasi prelevato da un camion della nettezza urbana), poi pensa addirittura di suicidarsi e infine, per impressionare Maria e farle credere di essere cambiato sul serio, decide di fare una cosa che ritiene essere ancora peggiore del suicidio: chiedere un trasferimento al Nord, a Pordenone. Tuttavia, a causa dell’intervento dei colleghi Costabile piccolo e Costabile grande, Mattia vienetrasferito al Nord (cosa che in realtà non intendeva fare davvero, intendeva solo farlo credere a Maria per stupirla), ma a Milano, dove va a vivere a casa di Alberto, che lo prende a lavorare nell’ufficio in città del quale lui è direttore.

L’accoglienza per Mattia non è delle migliori, perché Alberto è in crisi con la moglie Silvia ed è oberato di lavoro: il nuovo direttore generale delle poste, il dottor Palmisan, ha deciso di attuare e cercare di diffondere in tutta Italia un progetto pilota che consiste in un nuovo metodo di lavoro, chiamato con l’infelice acronimo e.r.p.e.s. (efficienza, rapidità, puntualità, energia, sorriso) e basato sull’eliminare tutti i tempi morti sul lavoro, al fine di ottenere risultati brillanti, pari a quelli delle multinazionali giapponesi. Alberto viene designato come curatore del progetto, ma, preso dalla situazione familiare (aveva promesso alla moglie che avrebbero trascorso tutti i weekend nella loro nuova casa in montagna, dicendole che il progetto pilota sarebbe durato solo due mesi, poi Silvia ha scoperto da Mattia che in realtà il progetto dura un anno e ha lasciato il marito per questo), scarica su Mattia tutte le responsabilità e si riduce da direttore a postino.