17 Febbraio 2023 - 15:34

Berlusconi: “Orgoglioso di aver reso il Milan…”

L'attuale presidente del Monza, Silvio Berlusconi, ha rilasciato una lunga intervista in cui ha parlato della sua attuale squadra e del Milan

Berlusconi Maurizio Costanzo

Alla vigilia di Monza-Milan, Silvio Berlusconi si è lasciato andare a dichiarazioni particolarmente sentite. Con il cuore diviso a metà, il presidente della squadra lombarda ha detto la sua sul momento calcistico delle due squadre e sulle sue esperienze di vita con esse.

Le parole di Berlusconi

“Per tutta la mia vita ho fatto sogni che a tutti sembravano irrealizzabili. Quando ho preso il Milan volevo che il Milan diventasse la squadra più forte del mondo e ci sono riuscito, ho vinto tutto. Del 94′ ho un ricordo forte. Ero a Roma per chiedere la fiducia al Governo e quindi non sono riuscito a vedere la finale di Atene. Ho chiamato Galliani a fine partita e mi ha detto che avevamo vinto 4-0. Comunque inanellando tutto quello che abbiamo vinto, ancora un po’ di orgoglio lo sento dentro”.

Il legame con diversi giocatori di quel Milan: “A Maldini voglio molto bene, è figlio e padre di giocatori del Milan. Voglio bene a tanti del mio Milan. A Gullit, a Van Basten. Il più grande? Baresi, giocatore fantastico, uomo di un’onestà incredibile, amato e rispettato da tutti, anche dagli avversari”.

“Il Milan è la mia squadra del cuore. Andavo a vedere le partite del Milan con mio papà, il Milan ce l’ho dentro da sempre. Quando perde il Milan ho il cuore distrutto, speriamo in un pareggio che non fa male a nessuno. Milan e Monza sono due cose diverse. Il Monza sono contento quando vince, batto le mani, ma non è ancora entrato nel mio cuore. Non so se sabato mi emozionerò come in passato, ma vedere il Milan è sempre emozionante, io il Milan in tv lo vedo sempre”.

“Il gioco del Monza? Le nostre due punte devono stare sempre nel campo avversario, limitare gli attacchi avversari. Ci aiuta a ricevere la palla in attacco direttamente con passaggio del portiere. Ai giocatori dico sempre di tenere il busto a terra per calciare rasoterra e non in cielo. E poi ho consigliato di marcare a uomo le ali del Milan, vedremo se mi obbediranno”.