26 Febbraio 2015 - 12:02

Bill Hicks e i demoni dell’America

Il 26 febbraio del 1994 moriva Bill Hicks, uno dei più grandi comici della storia americana

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Nato nel 1961 e cresciuto in una famiglia di fede battista, iniziò a mostrare il suo talento comico nella scuola domenicale di catechismo. L’esperienza con la fede, nel corso della sua vita, si trasformò in un’ispirazione sarcastica di essa, mettendo in ridicolo le contraddizioni del moralismo religioso e non solo.

Diretto, pragmatico, ermetico, intimamente poetico, vivace e allo stesso tempo statico.

In Hicks la critica sociale, sotto chiave comica, non aveva voglia di essere critica sociale. Bill era frutto di quella America in costante involuzione, accecata da una retorica conformista. L’America della pubblicità, del consumismo, delle guerre, dei Repubblicani, dei ghetti, viene raccontata in ogni parola di Hicks, senza che lui abbia il bisogno di calarsi in quel fastidioso ruolo da “commediante impegnato”.

Bill Hicks era semplicemente Bill Hicks, un uomo pieno di vizi, con l’unica virtù di sapersi raccontare, come perfetto portabandiera del plotone dei dimenticati d’America.

I suoi temi ricorrenti erano attacchi al sogno americano, alle ipocrisie della società e alle credenze tradizionali. Il suo crescente successo lo portò nel 1984 al “Late Night with David Letterman“.

David Letterman rimase colpito e lo invitò altre undici volte, in cui Hicks presentava versioni più brevi dei suoi show dal vivo.

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Durante una performance a Chicago nel 1989, Bill Hicks pronunciò la sua battuta forse più controversa, “Hitler aveva avuto l’idea giusta, ma non è andato fino in fondo”Lo sketch si concludeva con l’invocazione di un genocidio di tutto il genere umano, intendendo con questo che la battuta su Hitler non andasse letta in senso antisemita, ma fosse piuttosto un’espressione del suo disgusto per l’umanità in generale.

L’ultimo live registrato da Bill Hicks è il famoso “Revelations” e risale al 1992. Hicks toccò i suoi temi più classici: la prima guerra del Golfo, l’assassinio di John F. Kennedy, la religione, le droghe, la pubblicità e il sesso. Mentre l’ultimo show registrato risale all’ottobre del 1993.

Il 9 ottobre 1993 Hicks sarebbe dovuto comparire nuovamente al Late Show with David Letterman per la dodicesima volta, ma la sua intera performance venne rimossa dalla registrazione: la prima volta in cui l’intero sketch di un comico venne tagliato dopo essere stato girato.

Agli inizi del 1994 Hicks fece ritorno alla casa dei suoi genitori in Arkansas, morendo la sera del 26 febbraio a soli 33 anni. Scrisse quest’ultima frase prima di morire.

«Me ne sono andato tra amore, risate e verità ed ovunque risiedano verità, amore e risate, io sono là con lo spirito».

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