16 Settembre 2022 - 09:48

Biopsia liquida: l’esame del sangue che permette di rilevare il cancro

Biopsia liquida, la svolta nella lotta contro il cancro. Basta un esame del sangue per scoprire patologie oncologiche

biopsia liquida

Una straordinaria scoperta messa a punto dall’azienda sanitaria GRAIL (Menlo Park), quella della biopsia liquida potrebbe infatti essere davvero una svolta nella lotta contro al cancro. Il meccanismo con cui viene effettuata l’analisi è abbastanza semplice, si procede innanzitutto ad un prelievo del sangue e sul campione effettuato verranno fatte poi le rilevazioni.

L’esame del sangue in questione si chiama MCED (acronimo di Screening per la diagnosi precoce di tumori multipli) o “test Galleri” e se associato ai test diagnostici standard può più che raddoppiare il numero di tumori rilevati. Lo studio condotto dall’azienda sanitaria GRAIL è talmente sensibile che il 71 percento dei partecipanti allo studio con tumori rilevati da MCED era affetto da patologie oncologiche senza screening specifici. Inoltre circa il 50 percento dei tumori rilevati si trovava allo stadio I e II, ovvero nella fase precoce e più curabile. Rilevare il cancro precocemente è fondamentale perché aumenta in modo significativo le speranze di sopravvivenza dei pazienti. Diversi dei tumori rilevati da MCED vengono normalmente diagnosticati a uno stadio avanzato, quando purtroppo c’è pochissimo da poter fare per salvare la vita.

Per dimostrare l’efficacia dell’esame, perfezionato nel corso degli anni, GRAIL ha messo a punto lo studio PATHFINDER nel quale sono stati coinvolti oltre 6.600 partecipanti, tutti con età uguale o superiore ai 50 anni, una popolazione chiaramente esposta a un aumentato rischio di cancro (che cresce con l’età). I volontari sono stati seguiti per 12 mesi. Durante il periodo di follow-up il test ha rilevato tumori nell’1 percento della popolazione. Un possibile segnale di cancro è stato identificato in 92 partecipanti, fra i quali in 35 hanno ricevuto la diagnosi di 36 tumori (quasi la metà allo stadio precoce). Fra questi, per 25 non erano disponibili test diagnostici di routine. Gli screening standard hanno invece rilevato 29 tumori e altri 56 sono stati diagnosticati perché sono comparsi sintomi o per altre ragioni.