15 Febbraio 2021 - 17:12

Blocco dei value added services per clienti Wind Tre. Ecco di cosa si tratta

wind tre

Una misura a cui dovrà attenersi l’operatore Wind Tre a seguito di decisione dell’Agicom. Vediamo quale sarà il vantaggio per i clienti

Da sempre nel mondo della telefonia mobile vengono offerti tramite operatori telefonici alcuni servizi a pagamento non sempre, forse quasi mai, graditi ai clienti.

Il prezzo di questi servizi a pagamento veniva rappresentato da una voce in fattura per gli utenti in abbonamento o sul dettaglio traffico per le sim ricaricabili e comportava un costo spesso anche oneroso per il cliente stesso. La domanda o meglio o la giustificazione del clienti all’ennesima chiamata al servizio clienti per verificare o contestare l’addebito indesiderato, disattivandone il servizio, era “ma io non ho attivato alcun abbonamento”.

Ebbene non è proprio così, questi servizi a pagamento saltano spesso fuori mentre si naviga su pagine web di nostro gradimento ed un semplice clic sul banner comporta l’attivazione del servizio.

Buona regola per il cliente poco esperto è quella di monitorare costantemente il dettaglio traffico per verificare appunto la presenza di servizi a pagamento che potrebbero accumulare in un mese cifre paragonabili persino al doppio dell’offerta telefonica scelta.

Ora, dopo numerose contestazioni, l’Agicom ha deciso dal 21 marzo di garantire a “tutti” i clienti Wind Tre la possibilità di non ritrovare servizi in abbonamento (noti anche come VAS value added services) a proprio carico a meno che non esplicitamente richiesti. In questo modo i servizi verranno si proposti, ma le modalità di attivazione non saranno comprese nella formula per così dire del “per sbaglio”.

A tutte le sim della Wind Tre attivate a partire dal 18 ottobre 2020 erano già stati bloccati i servizi VAS, ma ora il nuovo provvedimento dell’Agicom riguarderà tutti i clienti, anche quelli con attivazione antecedente a questa data. Pertanto Wind tre per attenersi a tale provvedimento bloccherà gratuitamente i servizi a sovrapprezzo.

Resteranno esclusi dal provvedimento: i servizi di mobile ticketing (Trenitalia, Ticketing/Parking municipalizzate), servizi bancari via SMS (Infobanking), carrier billing (Google Play, Apple Store, Apple Music, Microsoft Xbox Store, Netflix e altri), i televoti, le donazioni su numerazione 455 e a favore dei partiti politici, i servizi postali privati e quelli del servizio universale postale, servizi elettronici di recapito certificato e servizi di posta elettronica certificata.