La Roma tradita dai singoli: Rui Patricio e Vina mandano ko Mourinho
Una papera di Rui Patricio ed i disastri di Vina condanno nuovamente la Roma contro il Bodo Glimt: qualificazione in salita per i giallorossi
Niente da fare. La Roma di José Mourinho cade nuovamente all’Aspmyra Stadion contro il Bodo Glimt e vede complicarsi nuovamente il cammino in Conference League. I giallorossi perdono 2-1 in rimonta (illusorio il gol di Pellegrini) ed ora giovedì prossimo dovranno fare l’impresa all’Olimpico per cercare di strappare il pass per le semifinali.
Partita dai due volti
Primo tempo tignoso, secondo tempo sulla falsa riga della fase a gironi. Questa la fotografia della Roma vista per la seconda volta sul campo del Bodo Glimt. I giallorossi, seppur con qualche sofferenza, erano riusciti a sbloccare il punteggio nel finale con una bella azione corale, culminata con il tiro sotto l’incrocio di Pellegrini con il mancino da posizione defilata.
Rispetto all’1-6 di ottobre, Mourinho e la sua squadra sembravano aver imparato la lezione. Ma invece tutto il piano preparato è andato distrutto nei secondi 45 minuti di gioco. Infatti, il Bodo Glimt rientra in campo con maggiore cattiveria mentre la Roma sembra accusare un po’ il ritorno degli avversari. Ed i due gol segnati dai norvegesi, a ribaltare il match, sono la fotografia di quanto visto in campo.
Il 1° arriva su un grave errore di valutazione da parte di Rui Patricio sulla conclusione di Wembangomo con sporcatura decisiva di Saltnes. Una macchia importante dell’estremo difensore portoghese in un momento cruciale della partita e forse della stagione della Roma. Il 2-1 di Vetlesen all’89’ porta la “firma” (in negativo) di Matias Vina: infatti, l’uruguaiano, subentrato a Zalewski, prima commette un fallo ingenuo sulla linea di fondo (con ammonizione) e poi devia nella propria porta il colpo di testa del centrocampista norvegese. L’ex-Palmeiras nel recupero avrebbe la possibilità di riscattarsi nel recupero ma spreca incredibilmente la chance del 2-2 che poteva dare maggiore tranquillità in vista del ritorno.
Il Bodo Glimt si ripete dopo la fase a gironi, la Roma non impara la lezione. Ed ora all’Olimpico c’è bisogno di una vittoria almeno con due gol di scarto per evitare i supplementari e l’eliminazione dalla Conference League.
L’infortunio di Mancini preoccupa
Il sintetico dell’Aspmyra Stadion lascia in eredità alla Roma una tegola non di poco conto. Gianluca Mancini è stato costretto a lasciare il terreno di gioco a causa di un problema al ginocchio destro accusato dopo la metà del secondo tempo.
Un problema importante per Josè Mourinho che incrocia le dita affinché l’entità di infortunio non sia grave ma le sensazioni non sono buone nell’ambiente giallorosso. Il tecnico portoghese punta il dito contro la durezza del sintetico (“Un campo di plastica”) ed ora dovrà trovare una soluzione alternativa già nell’immediato per sopperire all’assenza fondamentale come quella di Mancini.
Al ritorno serve un’altra testa
Allo stadio “Olimpico” tra una settimana servirà la Roma del primo tempo ma con maggiore spinta e voglia di prendersi la qualificazione con fame e cattiveria.
I giallorossi vogliono arrivare a giocarsi la semifinale di Conference League contro una tra Leicester o PSV (0-0 all’andata al King Power Stadium) ma dovranno cercare di ribaltare il risultato. Si punterà soprattutto sul fattore pubblico: sono previsti oltre 60.000 spettatori per provare a superare definitivamente lo spauracchio Bodo Glimt. L’impresa non è impossibile ma servirà una “Roma Special”.
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