9 Novembre 2015 - 11:34

Bologna, manifestazione del Centro Destra, con Salvini, Berlusconi e Meloni

Prove generali per un nuovo Centro Destra a Bologna; scontri tra Forze dell’ordine e manifestanti

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La manifestazione, tenutasi in una Bologna blindatissima, ha riprodotto uno sceneggiato già visto, intriso di retorica e di necessario rinnovamento dopo le ultime tornate elettorali, gli scandali, le scissioni e la nascita di nuovi soggetti politici – vedi Fratelli d’Italia – o la riproposizione di vecchie macchine acchiappavoti, qual è Forza Italia.

Giorgia Meloni, Matteo Salvini, e il mai rinnegato Silvio Berlusconi: tre moschettieri che uniscono le forze e compattano un centro destra oramai frammentato e orfano di quel Mister B., abile comunicatore, che con il suo progetto liberal-chic, riuscì ad attirare vecchi primi-repubblichini, che dopo Tangentopoli non sapevano più dove risiedere. Politicamente intendo.

Matteo Salvini, unico leader della Lega Nord, con i suoi cavalli di battaglia (immigrazione, antieuropeismo, inadeguadezza dell’esecutivo, famiglia) interviene per primo, e non risparmia neanche il Ministro dell’Interno, Angelino Alfano, definito “personaggio inutile ed incapace”.

Bologna, manifestazione del Centro Destra, con Salvini, Berlusconi e Meloni

Bologna, manifestazione del Centro Destra, con Salvini, Berlusconi e Meloni

Lascia poi spazio a Silvio Berlusconi, il quale attacca Matteo Renzi, la macchina-Stato, a suo avviso, ancora troppo burocratizzato, e auspica ad una nuova coalizione di centro destra, che possa essere pronta in vista delle prossime elezioni.

Gli italiani per noi vengono prima di tutto e di tutti”: in sintesi l’intervento della Meloni, la quale ribadisce, come sempre, un impegno deciso, a difesa degli interessi nostrani.

600 tra poliziotti e carabinieri sono stati impegnati a Bologna, al fine di separare e disperdere i vari cortei, che hanno espresso la loro contrarietà alla manifestazione, e in particolare alla presenza di Matteo Salvini, il quale, con il suo solito piglio provocatorio, ha definito “zecche rosse” chiunque avesse preso parte ai cortei. Tafferugli, solite collisioni, soliti ignoti incappucciati, impegnati ad innalzare tensione e disordine: insomma, classico copione.

Nonostante ciò, gli antifascisti dell’ANPI, in forma pacifica, hanno “invaso”Bologna, occupando piazza XX Settembre, il ponte di Stalingrado, e piazza Medaglia D’Oro, insieme ai collettivi Crash, Cua e Cas, e Rifondazione Comunista.

Per ricordare che Bologna è rossa, non verde o nera.

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