1 Giugno 2020 - 13:24

Bonafede annuncia: “Riforma per muro tra politica e magistratura”

bonafede

Il ministro della Giustizia Bonafede annuncia una riforma per eliminare “degenerazioni del correntismo”. Poi l’affondo su Matteo Salvini

Intervistato da La Stampa, il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede ha approfondito molto la questione relativa allo scandalo delle intercettazioni tra i vari magistrati, ma ha anche parlato delle pressioni e dei connubi con la politica che sta mettendo allo sbaraglio la credibilità del Consiglio superiore della magistratura. 

La qualità dei nostri magistrati è alta. Non sarebbe giusto fare di tutta l’erba un fascio. C’è stato un terremoto, ma la grande maggioranza di giudici e pm porta avanti la macchina della giustizia ogni giorno.” così esordisce Bonafede, che poi spiega: “Stiamo intervenendo in modo radicale sulle degenerazioni malate del correntismo. Ma i cittadini devono continuare a fidarsi del sistema.”

Il ministro annuncia di essere al lavoro su un riforma nella magistratura: “Mi sto muovendo per combattere le degenerazioni del correntismo da un lato, ma anche per alzare un muro tra politica e magistratura dall’altro. In maggioranza c’è sintonia”. Bonafede però ammette che i tempi saranno lunghi: Tra una cosa e l’altra circa un anno, ma le regole sull’elezione saranno subito in vigore. C’è l’accordo nella maggioranza.

Su quella che sarà la norma cardine del provvedimento, Bonafede spiega: “La norma simbolo della riforma prevede che i magistrati che entrano in politica non possano tornare indietro una volta fatta la scelta. Stiamo pensando a delle limitazioni anche per chi si candida senza essere eletto. Il magistrato non deve solo essere terzo, deve anche apparire tale. Tra le degenerazioni del correntismo c’è anche il carrierismo“.

Per quanto riguarda le intercettazioni di alcuni magistrati su Matteo Salvini, il ministro non commenta ma aggiunge: “Sembra bizzarro che qualcuno voglia azzerare il Csm e si accorga che esiste un problema solo quando riguarda lui. Per altro se il senatore Salvini non avesse fatto cadere il Governo una riforma del CSM ce l’avremmo già.