10 Aprile 2015 - 18:47

Bondi, il Don sbandieratore

Bondi lo sbandieratore (e cane fedelissimo al seguito di Berlusconi prima e della moglie poi) per l’ennesima volta cambia alleanza e pensiero politico

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Per Sandro Bondi la sfida politica del futuro non è costruire un nuovo centrodestra ma “proporre un progetto politico nuovo” alleato con la sinistra di Renzi, esattamente come dichiarato da sua moglie Manuela Repetti. La Repetti, ex senatrice di Forza Italia e ex Gruppo Misto (gruppo parlamentare nel quale vengono inseriti d’ufficio tutti quei parlamentari che non sono iscritti a nessun altro gruppo), così ha annunciato il suo possibile passaggio con Matteo Renzi, al fianco del fedelissimo segugio Bondi.

Sandro Bondi e Manuela Repetti

Sandro Bondi e Manuela Repetti

“Di fronte al rinnovamento della sinistra, incarnata da Renzi, per le forze liberali e riformiste la sfida è di proporre un progetto politico nuovo, per oggi e per il futuro, cioè l’alleanza tra un’area oggi ancora dispersa di centro e la realtà di una sinistra per la prima volta davvero moderna, che Renzi rappresenta“, ha infatti dichiarato la Repetti.

Al cambiamento e alla proposta della Repetti, risponde prontamente al seguito il politicamente informe Sandro Bondi. L’ex ministro della Cultura, dopo la militanza nella Federazione Giovanile Comunista Italiana e il ruolo a sindaco di Fivizzano per il Partito Comunista Italiano, negli anni ’90 aveva creato scalpore per il suo passaggio a Forza Italia. Allora Bondi dichiarò fedeltà assoluta ed eterna al Cavaliere Silvio Berlusconi, ma quando quest’ultimo è stato ostracizzato, almeno ufficialmente, dalla vita politica, Bondi e consorte si sono “relegati” al Gruppo Misto, in attesa di tempi più propizi, che sembrano arrivati.

Perché non cavalcare l’onda del Rottamatore, ovvero il nuovo Berlusconi per la Repetti e per molta parte dell’opinione pubblica? Perché dover dimostrare di avere una dignità, un onore e un’indipendenza politica e personale? Questo si sarà chiesto Bondi al bivio di una nuova improbabile scelta, che solo un uomo del suo calibro, come tanti altri nella storia politica dell’Italia – a dir la verità – poteva ostentare senza vergogna. Per fisionomia e carattere impavidamente servile, Bondi rivela una somiglianza con l’irritante e tragicomico personaggio manzoniano, Don Abbondio. Gli si confà quel fare pretesco degli ingenui e goffi officianti di campagna, succubi delle gerarchie, al pari di quel presenzialismo che caratterizza il nostro Parlamento.

Maria Gabriella Podestà, ex moglie Sandro Bondi

Maria Gabriella Podestà, ex moglie Sandro Bondi

Eppure l’ex moglie di Sandro Bondi, Maria Gabriella Podestà, qualche anno fa in un’intervista avvertiva gli elettori: “Per tutta la vita è stato succube dei genitori e adesso lo è della nuova compagna”.  E proprio in merito all’attività politica del ex marito, nel 2010 la Podestà lo definiva come un uomo interessato solo al potere, in una totale sudditanza verso Berlusconi e per questo gelosissimo di Maria Vittoria Brambilla. E la donna rincarava la dose affermando che in Sandro Bondi non vi era mai stato alcun ideale, perché “se gli avessero offerto il potere quelli di sinistra – anche allora e nonostante l'”incondizionato” amore per Berlusconi – sarebbe ritornato lì”.

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