23 Ottobre 2019 - 13:28

Brexit: ecco gli scenari dopo il flop di Johnson alla Camera

Brexit Erasmus

Il caos delineatosi dopo la nuova decisione di Boris Johnson disegna scenari d’incertezza. La Brexit non si farà entro il 31 Ottobre

Alla fine, è bastata solamente una sera (anzi, probabilmente una vera e propria manciata di minuti) per smantellare un impianto consolidato che doveva portare alla risoluzione finale. La Brexit ha assunto un’ennesima svolta, dopo il nuovo flop inanellato dal premier Boris Johnson per portare a termine tutto il processo per il 31 Ottobre. La Camera dei Comuni, il parlamento britannico, ha prima approvato con 329 voti favorevoli e 299 contrari l’accordo base. Successivamente, ha bocciato l’accelerazione della procedura richiesta dal premier per far approvare l’intesa all’UE.

Il problema, adesso, sarà il futuro. Il risultato è stato frutto di due voti l’uno dipendente dall’altro. Il primo ha stabilito che il Parlamento concede l’accordo raggiunto dal Governo. Il secondo, quello più importante, sul voto accelerato, è stato serenamente bloccato. A questo punto, quale sarà il prossimo passo da compiere per risolvere questa ingarbugliata situazione? Sicuramente ad ora si parla di stand-by. Johnson ha passato nuovamente la palla all’Europa, che dovrebbe concedere il rinvio della Brexit al Gennaio 2020, dilazione di tre mesi rispetto ai tempi preventivati.

Intanto, in patria, Johnson sarà chiamato a dare un seguito alla minaccia-proposta agitata prima del verdetto della Camera dei Comuni: la convocazione del voto anticipato. Infatti, se da un lato ci si aspetta una strategia attendista del premier, per racimolare una maggioranza più solida e archiviare così il nodo Brexit, dall’altro l’opposizione preme perché tutto si concretizzi nel minor tempo possibile. In questo modo, i conservatori uscirebbero nettamente sconfitti e all’orizzonte ci potrebbe essere un clamoroso cambio di rotta.

Per quanto ingarbugliate siano, le opzioni delineate sono alquanto precise.