25 Agosto 2021 - 12:13

Bullismo, alunna vittima per un anno: ora la scuola dovrà risarcirla

Bullismo

Bullismo: a Pescara una scuola risarcirà una ragazza che ha subito umiliazioni a scuola. Dopo un lungo iter giudiziario, arriva la condanna

BULLISMO A PESCARA: ARRIVA LA DECISIONE DEL TRIBUNALE, LA SCUOLA DOVRA’ RISARCIRE LA STUDENTESSA- Una ragazza è stata vittima di Bullismo per un intero anno durante la sua esperienza scolastica. Ebbene, è arrivata la svolta: il Tribunale di Pescara, dopo un lungo iter giudiziario, ha condannato la scuola (luogo in cui veniva perpetrato bullismo), a risarcire la famiglia della studentessa.

Secondo quanto riportano anche i colleghi de “Il Messaggero” infatti, il Tribunale di Pescara ha riconosciuto la responsabilità della scuola, rea di non aver tutelato la salute della ragazza e di non aver agito per “impedire il protrarsi della condotta vessatoria del bullo”. Ascoltando i racconti, le testimonianze, della vittima e dei suoi compagni di classe, la studentessa piangeva spesso in corridoio per gli atti di bullismo subiti. Nonostante ciò però, nessun docente ha mai segnalato gli episodi sul registro di classe.

Il Preside, dal canto suo, ha convocato i genitori del bullo, sospendendo il figlio per alcune settimane. Tuttavia, il provvedimento non ha dato gli esiti sperati: la ragazza ha comunque deciso di cambiare scuola per sfuggire al bullismo perpetrato dai suoi compagni di classe.  Il risarcimento dovrebbe aggirarsi sui 35mila euro, il giudice ha chiesto di fissare una nuova udienza al fine di formulare un’ipotesi transattiva. L’assessore all’istruzione Gianni Santilli, in carica durante gli episodi accaduti, ha recentemente dichiarato: «Sono sempre in contatto con i dirigenti e posso garantire che negli ultimi due anni fortunatamente non abbiamo avuto denunce di episodi di questo tipo». Insomma, una svolta c’è stata! La scuola dovrà risarcire una ragazza vittima di bullismo. E’ un provvedimento giusto? E’ corretto dire che l’Istituto doveva tutelare meglio la studentessa? Per il Tribunale sì.

Seguici anche sulla nostra pagina Facebook ufficiale. Clicca qui.

Leggi anche: “Bullismo, la storia di Alisha: presa a calci e gettata nella Senna”. Clicca qui.