Cammino di Santiago de Compostela: tutto ciò che c’è da sapere
Cammino di Santiago de Compostela: cosa serve sapere, prima di partire, per organizzare il proprio cammino? Ecco tutte le info
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“Cammino di Santiago de Compostela: il cammino che ti cambia”
Uno dei cammini più ambiti e sognati al mondo, è certamente quello di Santiago de Compostela; “un cammino che sa donarti esperienze indescrivibili, in cui impari ad ascoltare te stesso ed il tuo corpo, a superare la timidezza e socializzare con le persone, a metterti in gioco, giorno per giorno, affrontando e superando le sfide quotidiane per raggiungere la tua meta; da fare almeno una volta nella vita”. E così che viene descritto da coloro che hanno avuto la possibilità di godere di questa magnifica esperienza.
Ma cosa serve sapere, prima di partire, per organizzare il proprio cammino?
Avendolo percorso io stessa, ricordo bene quanti dubbi e domande avessi prima della partenza; per questo motivo ho cercato di raccogliere ed illustrarvi, in modo semplice e dettagliato, tutte le informazioni utili da conoscere per accingervi a vivere questa magnifica esperienza di vita.
Se, dopo la lettura, avrete ancora dubbi o domande, potrete contattarmi seguendo i link indicati a fine articolo.
Cos’è e quanto tempo occorre
Il Cammino Francese, ad oggi quello più conosciuto e praticato fra i tanti Cammini che conducono a Santiago, è un cammino da percorrere a piedi o in bicicletta (alcuni preferiscono compierlo anche a cavallo); esso è lungo circa 800Km, e vi condurrà da St. Jean Pied de Port (in Francia) fino a Santiago de Compostela (in Spagna), attraversando i Pirenei Francesci, la Navarra, La Rioja, Castiglia-Leòn e la Galizia.
I pellegrini che vogliono godere di questa magnifica esperienza, ma per questioni di tempo o condizioni fisiche non possono farlo per intero, decidono di percorrerne solo una parte, solitamente i 100Km finali in Galizia, che danno diritto alla Compostela (vi spiegherò dopo cos’è) e si percorrono in meno di una settimana.
Ma se siete fra i fortunati che possono concedersi di vivere appieno questa esperienza, sappiate che per percorrerlo interamente vi ci vorrà circa un mese; se poco più o poco meno, dipenderà da voi. (leggi la voce: Giorni, tappe e Kilometri).
Documenti necessari: cosa serve e come reperirli
La prima cosa importante da sapere sul Cammino di Santiago de Compostela e che vi è un’unica strada da seguire, la medesima per tutti i pellegrini, che vi condurrà, giorno dopo giorno, verso la vostra meta. La cosa bella, però, e che non ci sono delle “tappe fisse” obbligatorie, ma potrete scegliere liberamente voi, ogni giorno, dove e quando fermarvi.
Prima di iniziare il cammino, vi sono tre cose fondamentali da procurarvi:
- Credenziale
- Elenco degli albergue/distanze
- Mappa Altimetrica
Chi deciderà di iniziare il Cammino Francesce da St. Jean Pied de Port (ossia da dove parte la 1° tappa ufficiale, che vi condurrà dalla Francia alla Spagna attraversando i Pirenei Francesi) potrà recarsi presso l’accoglienza al pellegrino lì presente, dove sarete accolti dai gentilissimi volontari che vi forniranno gratuitamente tutte e tre le cose; per chi, invece, decidesse di compiere solo una parte di esso, potrete richiederla in Italia sia di persona, recandovi presso una delle sedi presenti su tutto il territorio, oppure con una richiesta a mezzo e-mail alla Confraternita di San Jacopo. Per tutte le info cliccate sul seguente link: Credenziale.
Ma vediamo cosa sono e a cosa servono:
- La Credenziale è il “passaporto” ufficiale per identificare il pellegrino che sta compiendo il cammino. Stampata in cartoncino, è composta da diverse pagine; nella prima vengono apposti i dati del pellegrino, la data ed il luogo di inizio, i dati del documento di riconoscimento ed il timbro della parrocchia (associazione cristiana, abbazia, confraternita, ecc) che l’ha rilasciata; le pagine successive sono invece composte da tanti riquadri nei quali il pellegrino dovrà raccogliere i vari timbri di tutti i luoghi nei quali pernotterà. Senza di essa non potreste accedere agli albergue municipali (ossia quelli pubblici che hanno un costo ridotto di circa 5/6 euro, alcuni addirittura donativi, dedicati prettamente a coloro che stanno compiendo il cammino). Inoltre, una volta giunti a Santiago, potrete recarvi presso l’Ufficio di Accoglienza al Pellegrino dove vi sarà consegnata gratuitamente la Compostela, ossia il documento ufficiale che certifica il pellegrinaggio compiuto, e vi verranno apposti la data di arrivo e l’ultimo timbro ufficiale. (N.B. per ottenerla dovrete aver compiuto almeno gli ultimi 100 chilometri a piedi o a cavallo, oppure gli ultimi 200 chilometri in biciletta, e apposto almeno un timbro al giorno di ogni luogo in cui avrete pernottato oppure delle chiese, bar ecc… incontrati lungo la via). Sempre al medesimo sportello, chi vorrà, potrà richiedere al costo di 3 euro, anche il Certificato di Distanza, nel quale saranno riportati tutti i dati del cammino compiuto.
- L’elenco degli albergue/distanze è un elenco dettagliato indicante tutti i paesi/città che incontrerete lungo il cammino; all’interno dell’elenco troverete indicato, per ogni luogo, sia la distanza chilometrica fra il paese/città che lo ha preceduto e che lo seguirà, che le informazioni sugli albergue presenti (la tipologia, costo, mesi di apertura, numero di posti disponibili e servizi offerti come cucina ad uso comune, wifi, ecc). Grazie a questo elenco, mentre sarete in cammino potrete conoscere le distanze dei prossimi luoghi che incontrerete e decidere, in base alla distanza ed alla vostra stanchezza e voglia di camminare ancora, se proseguire verso la prossima tappa o fermarvi nel luogo in cui sarete giunti. E’ possibile reperire un elenco simile (aggiornato al 2016) anche cliccando sul seguente link: Elenco albergue 2016.
- La Mappa Altimetrica è una mappa indicante i vari dislivelli che vi attenderanno lungo tutto il cammino; utilissima per farsi un’idea, volta per volta, di quanta strada riuscirete a percorrere quella giornata, in base a quanto si salirà e si scenderà lungo la strada, e quindi al grado di difficoltà che vi attenderà quel giorno per quella tappa. Ricordatevi che è pur vero che le salite sono impegnative, ma talvolta, specialmente in caso di mal tempo, le discese sono anche peggio. È possibile scaricarla on-line ai seguenti link: Altimetria1 e Altimetria2.
Giorni, tappe e Kilometri
Abbiamo già accennato che, anche se vi ritroverete a percorrere un’unica strada medesima per tutti i pellegrini, non ci sono delle “tappe fisse” obbligatorie, ma potrete scegliere liberamente voi, ogni giorno, dove e quando fermarvi; così da decidere, quindi, anche quanti giorni far durare il vostro cammino.
Come abbiamo visto nell’elenco degli albergue/distanze, lungo la strada incontrerete continuamente paesi e città, e sarete VOI a decidere dove preferirete fermarvi per concludere la giornata di cammino, in base alla vostra stanchezza o al vostro gusto; che siate giunti in una delle grandi città con oltre 100.000 abitanti o che vi siate fermati nel piccolo paesino con 20 case e un solo bar, vi sarà quasi sempre un albergue per il pellegrino pronto ad accogliervi ed ospitarvi.
Personalmente, credo che la parte più bella del cammino stia proprio in questo, ossia nel non dover seguire uno schema fisso, ma nel poter decidere e variare tutto giorno dopo giorno, seguendo solo i vostri desideri e bisogni.
Il cammino non è una gara, né una competizione sportiva a chi arriva primo; e non è importante solo la meta finale, ma bensì “il cammino stesso”, la strada che percorrerete per giungere alla vostra destinazione, i posti che vedrete, le persone che conoscerete, le esperienze che vivrete. Ognuno dovrebbe ascoltare e seguire sempre e solo i ritmi e le esigenze del proprio corpo, imparando a godere di ogni singolo momento; e concedendosi il tempo di distendersi su un prato a godere di un panorama, o fermarsi al bordo di un fiume per immergere e rinfrescare i vostri piedi; fermarsi all’unico bar del paese per bere una cerveza (birra) con gli altri pellegrini e farsi due risate mentre vi rifocillate, o anche fermandovi un giorno in più nello stesso posto, lì dove dovreste sentirvi troppo stanchi per proseguire, riprendendo poi il cammino quando vi sentirete meglio.
Questo è “il vostro cammino”, e ognuno è libero di scegliere singolarmente come percorrerlo.
Ma facciamo due calcoli
La maggior parte dei pellegrini tende a partire di primo mattino, verso le 06:30/07:00 (se avete visto i miei video-reportage, avrete visto che io ero sempre l’ultima a lasciare gli albergue, ed erano appena le 07:30 del mattino!!! Ecco un esempio: clicca qui).
Considerate che la media di camminata, nelle persone non esperte ma in buona salute, è di 4 Km all’ora; e sale a 5 o 6 Km/H nelle persone esperte in trekking o allenate.
Questo significa che, se non siamo esperti nelle lunghe camminate, o se lo siamo ma vogliamo comunque goderci il cammino senza dover correre veloci, potremmo considerare di percorrere sui 25 Km al giorno, camminando mediamente per circa 6 ore. Ovviamente, se vi aggiungiamo il tempo delle soste per la colazione, per il pranzo, e per qualche altro momento di piacere e relax che vorremo concederci , diventeranno almeno 8 o 9 ore.
Se decidessimo quindi di camminare sui 25km al giorno, partendo verso le 8 del mattino, giungeremmo alla nostra meta della giornata verso le ore 16:00/17:00. Il tempo di lavare voi stessi ed i vestiti e di fare un po di stretching, e saremmo pronti per la cena, o per radunarci al bar con tutti gli altri pellegrini, scambiandosi esperienze, emozioni e insegnamenti di vita.
Così facendo, dividendo gli 800Km per i 25Km al giorno, ci vorranno circa 32 giorni.
Ovviamente, tenete sempre presente che ogni giorno sarà diverso dall’altro, sia per il panorama, che per il vostro stato fisico o di umore: vi saranno giorni in cui vorrete camminare poco e godervi le splendide vedute, o il tempo con le persone che conoscerete e diventeranno vostri amici; ed altri giorni in cui sentirete il bisogno di camminare, camminare, e camminare ancora, senza sosta e senza fermarvi, per stare soli con voi stessi, e forse per mettervi alla prova e superare i vostri limiti.
Ho incontrato pellegrini, come Salvatore Borruto, che percorrevano una media di 40Km al giorno; e non pensate che siano troppi o impossibili, l’obbiettivo delle vostre giornate sarà quello di camminare, quindi vorrete percorrere man mano sempre più strada. E se le condizioni fisiche ve lo permettono… why not!
Per chi lo preferisce, molte guide riportano già una suddivisione di tappe, calcolata su una media di chilometri da percorrere adatta a tutti; io, personalmente, consiglio quella di Pellegrini Belluno, gratuita e scaricabile in pdf al seguente link: Guida, in cui il cammino è suddiviso in 31 tappe da circa 25Km al giorno. La guida è suddivisa in due file, così che chi volesse compiere solo gli ultimi 100km, potrà scaricarsi solo la seconda parte.
Quanto costa, dove mangiare e dove dormire
Il costo dell’intero cammino varierà in base al tempo che deciderete di dedicarci; ma se saprete adattarvi, pur impiegandoci 32 giorni, non supererà gli 800 euro.
Calcolate che non avrete spese di trasporto; l’unico mezzo per spostarvi saranno le vostre gambe.
Dovrete sostenere il costo del pernottamento, che parte da un minimo di 3 euro (negli albergue municipal e albergue de peregrinos; mentre negli albergue “donativo”, che di solito includono anche la cena comunitaria, potrete lasciare un’offerta libera) fino ad un massimo di 12 euro.
La colazione con “cafe con leche” e croissant costa circa 2,5 euro; 3,50 se invece si preferisce un desayuno con pane tostato, marmellata e spremuta d’arancia.
Per il pranzo potrete mangiare tortillas spagnole (le tipiche frittate di patate) oppure un bocadillo (panino con salumi) al costo di circa 3 euro.
Mentre per la cena, il menù del pellegrino presso bar e ristoranti costa circa 10 euro, e non è questa gran cosa; io, personalmente, suggerisco di fare la spesa al supermercato e preparare voi stessi un’ottima cena nell’albergue in cui pernotterete, magari coinvolgendo anche altri pellegrini come voi, così da trascorrere ottimi momenti in compagnia, far provare la nostra tipica cucina italiana agli stranieri e magari provare voi stessi la cucina tipica di altre nazioni.
(Se vuoi farti un’idea di quanto possa essere stupenda questa esperienza, guarda questo video a partire dal 5° minuto: clicca qui.)
Strada, segnaletica e sicurezza
Se non avete un buon senso dell’orientamento, e temete di rischiare di smarrire la strada, allora sono felice di dirvi che non avete nulla da temere.
Il cammino è completamento tracciato ed indicato con segnali in ogni dove; vi basterà solo prestare attenzione alle indicazioni disposte lungo la strada. Le troverete posizionate dovunque, dagli alberi ai pali, dalle mura alle pietre; credetemi, perdersi è veramente difficile.
Ovviamente, la segnaletica cambierà in base alle comunità che attraverserete, Francia, la Navarra, La Rioja, Castiglia-Leòn e la Galizia; ma sarà pressapoco sempre la medesima:
Per tutto il cammino dovrete seguire le indicazioni gialle; potrete trovare la freccia gialla, la conchiglia gialla su fondo blu, o la stella gialla del pellegrino. Solo nel versante francese troverete le due strisce bianco-rossa, seguite talvolta da segno giallo. E ricordatevi sempre che se il simbolo ha la forma di un X, indica che quella non è la strada da percorrere.
Per quanto concerne invece la sicurezza del cammino, posso dirvi che io l’ho fatto da sola e non mi sono mai sentita in pericolo; le strade sono ben tenute, quasi sempre su sentieri o sterrati, e non si è quasi mai soli, se non per scelta personale. Ogni giorno, lungo il cammino, incontrerete continuamente decine e decine di pellegrini e, nel caso in cui ne sentiate l’esigenza, vi basterà unirvi agli altri.
Soli o in compagnia?
Se volete godere appieno di questa esperienza, fatelo da soli; solo così potrete realmente concentrarvi su voi stessi, imparando ad ascoltare il vostro corpo, a seguire il vostro ritmo, fermandovi quando siete stanchi, camminando quando avete voglia di proseguire.
Inoltre, il Cammino di Santiago de Compostela rappresenta la scelta giusta per chiunque voglia iniziare a viaggiare da solo; grazie proprio alla sua sicurezza ed ottima organizzazione, sarebbe l’occasione perfetta per intraprendere la prima esperienza di viaggio in solitaria, senza correre pericoli, e godendo di un senso di sicurezza.
Altre info
Il Cammino Francesce inizia in Francia, a Saint Jean Pied De Porte e, dopo aver attraversato i Pirenei francesi, prosegue in Spagna attraverso la Navarra, La Rioja, la Junta de Castilla y León e la Galizia, fino a giungere alla capitale.
Sull’Alto del perdòn, nella Navarra, troverete il famoso monumento al pellegrino; mentre nella provincia di Leon troverete la Cruz de Hierro, dove ogni pellegrino depone una pietra, come simbolo dei propri pesi o paure.
Lungo il cammino, possiamo dire che “scalerete tre grosse montagne”, che probabilmente saranno le tappe più impegnative, insieme alle meseta (il deserto spagnolo):
- I pirenei Francesi, in Francia
- La Cruz de Hierro, nella comunità di Leon, che si trova nel punto più alto di tutto il cammino, a 1.500 metri di altezza.
- O Cebreiro, in Galizia.
Le principali grandi città e capoluoghi che incontrerete sono Pamplona, Logrono, Burgos, Leòn, Astorga.
Muxia e Finisterre
Molti pellegrini, una volta giunti a Santiago, decidono di concedersi altri 4 giorni di cammino, percorrendo altri 130Km circa, per recarsi ad ammirare l’oceano. Taluni proseguono solo verso Muxia, altri solo verso Finisterre, lì dove si pensava che finisse il mondo e dove è possibile leggere l’ultima segnaletica con la scritta KM 0,00, altri li raggiungono entrambi.
Consigli utili
Se non volete correre il rischio di dover interrompere il vostro cammino a causa delle vesciche ai piedi, è fondamentale partire con un paio di scarpe da trekking comode e già testate, preferibilmente di un numero in più rispetto al solito (poiché il piede, dopo molte ore di cammino, tenderà a gonfiarsi); inoltre, sono fondamentali dei calzini anti vesciche e l’uso della vasellina ogni mattina, stendendola direttamente sul piede prima di infilarsi il calzino.
Sarebbe cosa buona e giusta anche fermarsi all’incirca ogni 2 ore di cammino, togliendo scarpe e calzini per far respirare ed asciugare i piedi.
E mi raccomando, usate i bastoncini da trekking; probabilmente molti di voi non li hanno mai usati, e pensano siano futili, ma credetemi, non è così. Vi aiutano a scaricare il 25% del peso dalle braccia alle gambe, così da evitare problemi alle ginocchia, e vi aiutano sia nelle salite che nelle discese, perché avrete 4 punti di appoggio invece che due.
Mentre per i consigli sull’abbigliamento e zaino, potete leggere questo articolo: clicca qui.
Se vuoi leggere la mia esperienza del Cammino di Santiago de Compostela clicca qui: Annalisa Galloni.
E tu cosa aspetti? Concediti anche tu di vivere questa meravigliosa e fantastica esperienza che ti cambierà la vita.
E se anche tu ami viaggiare e vuoi condividere le tue esperienze di viaggio, esporre i tuoi dubbi, o semplicemente trovare l’ispirazione, unisciti al nostro gruppo Viaggiare by Annalisa Galloni e seguici alla pagina Facebook Viaggiare by Annalisa Galloni e su Youtube.
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