15 Maggio 2024 - 11:44

Cannes 77, Meryl Streep apre ufficialmente il Festival

L'attrice statunitense Meryl Streep ha ricevuto la Palma d'Oro onoraria a Cannes 77. Un momento di pura gioia e commozione

Meryl Streep

Un omaggio senza fine. La 77a edizione del Festival di Cannes si è aperta con una grandissima ospite d’eccezione. Meryl Streep, infatti, si è presentata alla Croisette in occasione dell’apertura della manifestazione. L’omaggio che le tributa nella cerimonia di apertura del festival, con gli spezzoni della sua filmografia, fa cadere tutti innamorati e soprattutto commossi. Il pubblico, di contro, le regala una standing ovation degna di tutte le star del firmamento, che la commuove e la fa piangere.

Mi sento onorata da Cannes.” le sue prime parole. La dancing queen ha ricevuto la Palma d’Oro onoraria e ha la voce rotta dall’emozione. A piangere è anche Juliette Binoche, che deve interrompere il discorso e tutta la sala letteralmente rapita da questa donna in bianco che domani terrà una lezione di cinema come solo lei, la colonna cinematografica della nostra vita, può dare. Una lezione che, in qualche modo, si intreccia anche con le vicende che hanno preceduto l’apertura della Croisette, relativamente al tema del femminismo.

Artista impegnata a rompere le catene del patriarcato.” ha detto senza aver paura di termini forti la madrina Camille Cottin presentando la Gerwig.
Il mondo è inquieto, linee di fratture profonde lo dividono, Cannes non sta a guardare, non è un mondo parallelo ma la fotografia della nostra umanità.” ha poi concluso la stessa Cottin.

Meryl Streep, in qualche modo, sarà l’emblema di una Cannes che giocherà soprattutto con il nuovo e con il sociale. Non è un caso che, ad aprire il Concorso, sia Le Deuxième Acte di Quentin Dupieux con Lea Seydoux, Vincent Lindon, Louis Garrel e Raphaël Quenard. Si tratta di una dissacrante commedia di cinema nel cinema, con la minaccia dell’Intelligenza Artificiale a dettare copione e salario, l’urgenza di inclusività e correttezza di genere. C’è già tutto, con vena ironica, il nuovo che avanza.